Spaventiamoli a casa loro: l’intimidazione razzista a Balkissa Maiga

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-11-14

Per la serie in Italia il razzismo non esiste questo è quello che si è trovata sulla porta di casa, a Roma, un’attrice originaria del Mali, mentre stava uscendo per portare il figlio a scuola

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Balkissa Maiga è un’attrice di origine maliana che vive a Roma. Questa mattina ha pubblicato sul suo profilo Facebook la foto dello zerbino che si trova all’ingresso del suo appartamento. Ignoti ci avevano gettato sopra bucce di banana e banane marce. Lei se ne è accorta quando ha aperto la porta per accompagnare il figlio a scuola.

Le assolutamente non razziste banane lasciate davanti alla porta di un’attrice africana

«L’ingresso di casa mia sta mattina! Eppure il razzismo non esiste! Ci si sente d’avvero male dentro!» ha scritto l’attrice – che ha recitato in film come 7 minuti di Michele Placido – sul suo profilo Facebook. Non si sia chi sia stato, difficile si tratti di un vicino distratto che ha lasciato cadere le immondizie. Il senso del gesto appare abbastanza chiaro: Balkissa Maiga è nata in Africa. Come i cori allo stadio nei confronti di calciatori come Balotelli, gli ululati, i versi delle scimmie, i commenti razzisti di quel conduttore del programma sportivo che diceva che a Lukaku è sufficiente «dargli da mangiare delle banane». La banana gonfiabile lanciata a Gervinho e quella vera tirata a Dani Alves (in Spagna).

balkissa maiga zerbino banane - 1

Questo sembra essere il senso del gesto. Un razzismo vigliacco (come se ci fossero razzismi coraggiosi) che non dovrebbe trovare più spazio nella nostra epoca e nel nostro Paese. Eppure c’è. E non è un episodio isolato, non è solo un “caso”. Perché gli stranieri in Italia, anche quando hanno la cittadinanza italiana, vengono considerati cittadini di serie B, quando non addirittura “non persone”.

balkissa maiga zerbino banane - 5

Quelle banane lasciate sul tappeto all’ingresso di casa sono un messaggio razzista. Poco importa che le abbia lasciate uno che vota a destra o uno che vota a sinistra. E nel mezzo dei tanti messaggi di solidarietà all’attrice maliana spunta anche il tizio che attacca la vittima: «Non fate sempre le vittime della società con questa storia del razzismo. Questo succede anche tra noi bianchi». E non si capisce se l’autore intenda dire che anche i bianchi sono vittime di razzismo (da parte di chi?) o se anche tra bianchi si usa lasciare banane sullo zerbino. Per carità, può benissimo essere un vicino maleducato che non gradisce la presenza della “risorsa”, o che magari si vuole lamentare del rumore o di chissà cos’altro. Ha scelto di farlo nel modo più incivile possibile. Perché se un italiano bianco si trovasse delle banane sullo zerbino non penserebbe certo di essere vittima di discriminazione ma solo di un dispetto. Se una persona come Balkissa Maiga si trova delle banane sulla porta di casa la cosa più “lieve” cui possa pensare è di essere vittima di un dispetto razzista. Ed è sempre razzismo.

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