«ATAC, rischio blocco di bus e metro dal 27 gennaio»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-01-10

L’assessora Meleo in commissione: se il concordato non va a buon fine si va al fallimento o all’amministrazione straordinaria

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“Se il concordato non dovesse andare a buon fine e tramutarsi in un fallimento aziendale o in una amministrazione straordinaria già dal 27 gennaio ci sarebbe il rischio di blocco del servizio”. Così l’assessore alla Mobilità Linda Meleo nel corso di una commissione sulla proroga dell’affidamento in house ad ATAC. Per Meleo “se non ci fosse la proroga che supporta il piano industriale, piano che e’ ancora work in progress, il pericolo di blocco del servizio sarebbe molto concreto”.

«ATAC, rischio blocco di bus e metro dal 27 gennaio»

Il concordato è stato richiesto dall’azienda dopo una lunga polemica interna nella giunta che alla fine ha portato all’addio dell’amministratore designato dal M5S Bruno Rota e dell’assessore al Bilancio Andrea Mazzillo. Oggi però in commissione si parlava di un problema diverso anche se collegato, ovvero della proroga dell’affidamento in house del servizio ad ATAC fino al 2021, che permetterebbe all’amministrazione di non mettere a gara il servizio, come previsto da norme europee, entro l’anno prossimo.

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Il post di Virginia Raggi che annuncia il concordato preventivo per ATAC

L’argomento è politicamente sensibile perché nel frattempo i Radicali di Roma hanno raccolto e presentato le firme per un referendum consultivo sulla privatizzazione del servizio che avrebbe dovuto svolgersi quest’anno. L’affidamento in house ad ATAC fino al 2021 renderebbe di fatto inutile la consultazione, anche se non osterebbe la sua celebrazione.

Perché serve l’affidamento in house per il concordato?

L’affidamento in house serve perché il tribunale fallimentare, nel dare l’ok al concordato preventivo, dovrà valutare se ATAC sarà in grado di pagare i creditori nel breve periodo e questo sarebbe impossibile se l’azienda dei trasporti perdesse la gara. “Il nostro obiettivo è avere un servizio di trasporto pubblico in house in grado di erogare un servizio efficiente dopo decenni. Con questa delibera ci prendiamo 4 anni per valutare come organizzare il servizio dopo il 2021 e che può essere o con il rinnovo in-house o con l’eventuale messa a gara”, ha detto l’assessora. “Atac ha due anime – ha spiegato Meleo – una su ferro e una su gomma e organizzare una gara di questo tipo era impossibile in due anni. Questa proroga comporterà anche la proroga del contratto di servizio e il costo verso Atac per km erogato è già nel vecchio contratto quindi non cambiano le condizioni e i costi per Roma Capitale”.

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Le corse saltate di ATAC (Il Messaggero, 19 novembre 2017)

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