Alitalia senza offerte (strano!)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-06-11

Tre ipotesi ancora sul tavolo: la solita cordata di imprenditori, il rinvio di un mese, l’apertura ai Benetton o a Lufthansa che il M5S non vuole

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Nelle casse di Alitalia sono rimasti 450 milioni entrati anche grazie ai biglietti venduti oltre che ai robusti finanziamenti pubblici. Ma nessuno si presenta per entrare nella cordata che le Ferrovie dello Stato stanno approntando. Oggi governo, commissari e Ferrovie dello Stato, in una riunione che si tiene al ministero dello Sviluppo, decideranno di rinviare il termine per la presentazione di offerte vincolanti. La crisi rischia così di avvitarsi fino a compromettere la sopravvivenza stessa della compagnia in amministrazione straordinaria che a 25 mesi dall’avvio del commissariamento non trova soluzioni adeguate per il rilancio. Spiega Repubblica:

Al momento, infatti, manca ancora all’appello il 40% dei soci pronti a fondare la Nuova Alitalia: Delta ha indicato Atlantia come partner ideale dell’operazione e il governo italiano, nonostante la chiusura maturata dopo il crollo del Ponte Morandi, non può certo ignorare del tutto questa preferenza. Ecco perché a quattro giorni dalla scadenza fissata per presentare delle offerte vincolanti (il 15 giugno), l’esecutivo e in particolare Luigi Di Maio, debole regista fin qui della crisi, deve indicare rapidamente una via di fuga.

L’unica percorribile passa per una pax con il gruppo infrastrutturale guidato da Giovanni Castellucci. A quel punto, però, serviranno dei mesi per mettere a fuoco la strategia di rilancio e per ricucire un rapporto tra le parti. Ecco perché il rinvio di almeno un mese dei termini, appare oggi come la principale via di uscita.

quanto ci costa ogni giorno alitalia
Quanto ci costa ogni giono Alitalia (La Repubblica, 18 maggio 2019)

Sullo sfondo rimane Lufthansa, la compagnia tedesca il cui maggiore sponsor era Armando Siri, che nel frattempo è stato cacciato dal ministero a causa di un’indagine per corruzione.

Di fronte, dunque, si intravedono solo tre strade. La prima: una newco orfana dei Benetton e di Lufthansa, tirata su in fretta e furia con Delta, Fs, un fondo di investimento italiano e una mini cordata di imprenditori nazionali (mini per potenza di fuoco e credibilità industriale), senza andare troppo per il sottile pur di chiudere per il momento il dossier. La seconda: rinvio di almeno un mese. Una soluzione che metterebbe tutti davanti all’ennesima brutta figura. La terza ipotesi, una apertura dei 5Stelle a Atlantia o a Lufthansa, è quella che piace meno al Movimento. Ma questa rimane, probabilmente, la via più veloce per salvare il soldato Alitalia.

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