Alberto Bagnai, l’antieuro “pacato” di Salvini

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-09-06

Il Corriere annuncia che la Lega darà l’incarico di rappresentarla al senatore sui temi economici. Per la sua “pacatezza”

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Marco Cremonesi sul Corriere della Sera oggi racconta una decisione presa da Matteo Salvini e dalla Lega: da ora in poi sarà il senatore e professore di economia a Pescara Alberto Bagnai a rappresentare il Carroccio sull’economia. Questo perché, spiega il Corriere, Bagnai è considerato un anti euro “pacato”, moderato e in qualche modo ragionevole:

L’economista fiorentino, presidente della commissione Finanze del Senato, sarà l’uomo che dovrà rappresentare la posizione del partito con la stampa ma anche in consessi più esclusivi, politici ma anche finanziari, in modo che il verbo salviniano sia diffuso senza rumori di disturbo. Come dire: la Cassazione rispetto alle questioni economiche.

L’idea, in un primo momento, era quella di avere due «voci» economiche distinte, una per la stampa e una per la politica e il mondo degli addetti ai lavori. Poi, la decisione di affidare entrambi gli incarichi a uno solo.

alberto bagnai anti-euro pacato

Il fatto che Bagnai sia uno dei più noti economisti italiani anti euro, non preoccupa Matteo Salvini. Nessuna contraddizione, secondo il segretario leghista, con le posizioni assai nitide del professore. Il vicepremier è anzi convinto che la pacatezza e la preparazione di Bagnai saranno la miglior arma, sua e della Lega,in vista dei frangenti che il governo dovrà affrontare, oggi e in prospettiva.

Con la definizione di “pacatezza” a proposito di Bagnai non sarà sicuramente d’accordo il suo collega (che insegna a Pavia) Riccardo Puglisi:

Ma di certo da quando è senatore della Lega Bagnai ha abbandonato i toni barricaderi mostrando una pacatezza invidiabile, soprattutto se confrontata con gli eccessi precedenti. E da quando Salvini ha scoperto i vincoli UE, anche altri come Claudio Borghi sembrano essere molto più tranquilli:

Anche lui, anti euro convinto, ribadisce che sia giusto «non sforare il 3% del patto di stabilità. Fuori dall’euro politiche aggressive riguardo al debito sarebbero anche benefiche, ma in questo quadro assai meno».

E’ la Lega di governo, bellezza. E tu non puoi farci niente.

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