«C’è troppa fretta per il vaccino contro il Coronavirus, può essere pericoloso»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-09-01

La FDA vuole tagliare i tempi bypassando la fase 3. Ma gli esperti italiani, compreso Ricciardi, mettono in guardia contro i rischi di un vaccino messo in produzione troppo in fretta

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Il capo della Food and Drug Administration, Stephen Hahn, ha messo in allarme la comunità scientifica per aver avallato l’ipotesi di un iter accellerato per la realizzazione di un vaccino contro il Coronavirus. La FDA non aspetterebbe più la fase 3, quella in cui gli studi su larga scala sono arrivati a conclusione ma valuterebbe solo che i benefici superino i rischi. Una presa di posizione più politica, in vista delle elezioni USA, che scientifica, che non piace agli esperti anche italiani, spiega il Messaggero:

Secondo Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, si tratta di una «decisione sbagliata e pericolosa». Per i vaccini, «va dimostrata la sicurezza ancora prima dell’efficacia. Non è possibile derogare a metodi e tempi adeguati». D’altronde, la comunità scientifica lo sostiene da sempre. L’approvazione del vaccino, mette in guardia Filippo Drago, componente della task force sul Covid della società di Farmacologia e a capo dell’unità operativa di Farmacologia clinica del policlinico di Catania, «deve essere conseguente ad uno studio suuna popolazione che deve avere una rilevanza dal punto di vista epidemiologico. Quindi non si può evitare di fare uno studio di fase tre. Ma se Fda, per motivi legati a questioni politiche, dovesse mai modificare la procedura di approvazione del vaccino, sarebbe un fatto grave, perché sicuramente potrebbe dare luogo ad un precedente dannoso». Il vaccino per il Covid, «che sarà utilizzato da milionidi persone – prosegue Drago – dovrà essere efficace e sicuro, e quello che potrebbe mancare nel dossier sono proprio i dati di sicurezza che in una fase tre sono obbligatoriamente prodotti sulla base diuno studio di popolazione»

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Il rischio è anche quello di mettere in produzione un vaccino poco efficace. La commissione europea intanto spiega: : «Ciò che prevediamo è che gli Stati membri devono fare dei controlli rigidi sulla sicurezza dei vaccini, che i cittadini
devono vedere rispettati tutti i loro diritti normali in campo farmaceutico e che gli Stati membri devono essere pronti a coprire finanziariamente alcuni rischi in cui incorrono le compagnie, precisamente per fare in  modo che abbiamo un vaccino».

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