Economia
La crisi di governo arriva in autunno?
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2018-07-26
Dietro le parole di circostanza c’è grande freddezza tra la maggioranza e il ministro dell’Economia. E c’è chi torna a vederlo in uscita
Amedeo La Mattina e Ilario Lombardo sulla Stampa di oggi tratteggiano una situazione ancora difficile per la maggioranza di governo, che fa ancora la guerra al ministro dell’Economia Giovanni Tria e al suo interno non è abbastanza coesa. Il nodo del contendere è sempre lo stesso: c’è chi vuole accelerare su reddito di cittadinanza e flat tax e chi, invece, guarda maggiormente agli investimenti produttivi per fare crescita. Ovviamente nel secondo fronte il protagonista è Tria, ma c’è anche qualche suo inaspettato alleato in gioco:
Il pragmatico sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, spesso nei suoi colloqui ricorda di avere imparato, quando studiava economia alla Bocconi, che sono le imprese a creare ricchezza e posti di lavoro. E la sua lunga esperienza parlamentare, sempre alle prese con le manovre economiche, gli ha insegnato che già a settembre è necessario avere chiaro cosa bisogna scrivere nella legge di bilancio da presentare entro il 15 ottobre.
Occorrono messaggi chiari ai mercati, prima ancora che a Bruxelles. Altrimenti sull’Italia si potrebbe abbattere, già dopo la pausa estiva, una scure da parte di chi compra e vende i nostri titoli di Stato. E tutto questo mentre si va verso la fine del quantitative easing della Bce a guida Draghi.
Ecco perché Tria vorrebbe subito un chiarimento di fondo e un’interlocuzione con i due «padroni» politici del governo. Nei prossimi giorni, prima della pausa estiva, per evitare il settembre nero. Per lo stesso motivo fonti della maggioranza e del governo mettono in conto l’uscita di scena del responsabile dell’Economia.
Ma un esecutivo senza il bilanciamento dei tecnici e la sintonia con il Colle sarebbe in grado di arrivare alle elezioni europee nel maggio 2019?