La tassa sulle auto a benzina e diesel

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-12-06

Alla tassa saranno soggetti tutti coloro che tra il primo gennaio 2019 e il 31 dicembre 2021 acquisteranno un’auto con emissioni di anidride carbonica (CO2) a partire da 110g/km

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Arriva una tassa sulle automobili a benzina e diesel: la norma, proposta dal MoVimento 5 Stelle e approvata dalla Commissione Bilancio di Montecitorio, del resto, prevede che dal prossimo primo gennaio, in pratica, entri in vigore una nuova imposta proporzionale alle emissioni di anidride carbonica. Alla tassa saranno soggetti tutti coloro che tra il primo gennaio 2019 e il 31 dicembre 2021 acquisteranno un’auto con emissioni di anidride carbonica (CO2) a partire da 110g/km. L’imposta partirà da 150 euro per 110g/Km per arrivare a 3mila euro oltre i 250 g/Km. Chi acquista un’auto sotto queste soglie (in pratica quelle a metano, elettriche o ibride) avrà invece un incentivo tra 1.500 e 6.000 euro.

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Le concentrazioni medie di CO2 nell’atmosfera (Corriere della Sera, 25 settembre 2016)

Le reazioni non si sono fatte attendere: l’Anfia, l’associazione della filiera automobilistica, che solo pochi giorni fa aveva ricevuto dal premier Conte rassicurazioni sul settore, ha bollato la tassa come «sbagliata» e che«penalizza le classi sociali con minore capacità di spesa».

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Auto, l’eco-malus su benzina e diesel (Il Sole 24 Ore, 5 dicembre 2018)

Il timore è che il settore si fermi. E sarebbe un problema. L’auto è il motore che al momento sta spingendo il Pil. Gli effetti potrebbero farsi sentire presto se la norma dovesse essere confermata al Senato, con il rischio di colpire stabilimenti importanti come quello di Pomigliano D’Arco, collegio, tra le altre cose,del vicepremier Luigi Di Maio.

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