Lo striscione di Forza Nuova contro Sala

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-11-05

Il partito di Fiore va all’attacco di Liliana Segre scrivendo che il popolo subisce. Ma cosa ne sanno del popolo se alle elezioni prendono sempre lo zero virgola niente?

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“Sala ordina, l’antifa agisce, il popolo subisce”. È lo striscione a firma del partito di estrema destra Forza Nuova comparso questa mattina davanti alla sede del Municipio 6 di Milano, non molto distante dal teatro di via Fezzan in cui è in corso un incontro a cui partecipa, tra gli altri, anche la senatrice a vita Liliana Segre. Ad annunciarlo dal palco dell’Ecoteatro è stato il presidente del Municipio 6 Santo Minniti, poco prima dell’inizio dell’incontro “L’etica della responsabilità: dalla memoria all’universalità dei diritti”. Per la segretaria metropolitana del Pd, Silvia Roggiani, si tratta di una “provocazione inaccettabile e intollerabile di fronte ai cancelli del Municipio 6. L’oltraggio dei neofascisti di Forza Nuova è indegno, perché offende tutti noi e la memoria antifascista di Milano, città medaglia d’Oro alla Resistenza. A chi nutriva ancora dubbi, ecco le prove. I fascisti cercano di tornare a galla e lo fanno colpendo Liliana Segre”.

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Questa mattina è comparso “un vergognoso striscione neofascista” nella zona 6 di Milano, proprio nella giornata in cui il Municipio ha organizzato un importante incontro delle scuole con la senatrice Liliana Segre, “Manifestiamo la nostra profonda indignazione per questo ulteriore provocazione che offende le tradizioni antifasciste della nostra città – scrive il presidente dell’Anpi, Roberto Cenati -. Esprimiamo la nostra solidarietà a Liliana Segre, instancabile testimone della Shoah e delle nefandezze del nazifascismo, oggetto di vili attacchi sui social e di vergognosi insulti antisemiti che quotidianamente le vengono rivolti. Liliana è per tutti noi riferimento fondamentale per il suo continuo richiamo a non essere indifferenti di fronte alle ingiustizie, alle discriminazioni e alla deriva xenofoba e antisemita che sta investendo l’Europa e il nostro Paese”.

EDI 8 novembre 9,44: Forza Nuova fa sapere:

Egregio direttore,

il suo giornale ha riportato la notizia dello striscione collocato da Forza Nuova fuori dal Municipio 6 di Milano descrivendolo come minaccioso nei confronti della senatrice Segre e in quanto tale “antisemita”.Il comunicato emesso da Forza Nuova Milano, già poche ore dopo, e il testo stesso dello striscione però parlano chiaro, illustrando i motivi della protesta, in realtà lontanissimi dalla questione legata alla commissione proposta dalla senatrice.La foto è già in vostro possesso, o facilmente reperibile su internet, ma per maggiore chiarezza vi inviamo in allegato anche il testo del comunicato della federazione milanese.Per quanto sopra specificato, le chiediamo quindi di smentire con le dovute rilevanza e celeritas questa pseudonotizia, altrimenti sarò costretto, in qualità di rappresentante legale del Movimento politico Forza Nuova, a procedere per diffamazione e calunnia nei vostri confronti. Distinti saluti

Roberto Fiore

Comunicato ufficiale:MILANO-BARONA: SOLDI E PARTECIPAZIONE ALLE MANIFESTAZIONI ANTIFASCISTE IN CAMBIO DELLA CASA POPOLARE. Questa notte Forza Nuova ha affisso uno striscione presso il municipio 6, teatro dello scandalo che ha coinvolto il comitato autonomo Barona, che in cambio di soldi e partecipazione alle manifestazioni antifasciste occupava le case popolari in favore di immigrati.Ci chiediamo come sia possibile che il sindaco di Milano, Beppe Sala, sempre pronto a scendere in campo in materia di antifascismo, di vecchi e nuovi partigiani, sempre sul pezzo in materia di divieti all’estrema destra, non abbia proferito parola su questo scandalo, fenomeno, per detta degli stessi autori, che si può definire un nuovo tipo di resistenza. Forse perché egli stesso è promotore del vero clima d’odio esistente in Italia, quello contro il popolo fieramente italiano e i patrioti, o forse perché si rende conto di non riuscire a tenere a bada i suoi cani da guardia. Come sempre gli unici a farne le spese sono i cittadini italiani, che per i fini meschini dei vecchi e nuovi partigiani, vedono sottrarsi gli alloggi popolari per un torbido business che non è altro che una commistione di politica antinazionale e di interessi economici e numerici degli antagonisti, sempre più ridotti all’osso. Fatta luce su questo scandalo, l’unica soluzione auspicabile è che questi alloggi occupati abusivamente dagli immigrati e dagli antifascisti siano immediatamente assegnati a famiglie italiane in difficoltà, come Forza Nuova propone da anni nel territorio milanese.

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