Lo sciopero della fame dei Navigator campani

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-08-26

La mancata contrattualizzazione e conseguente inserimento dei navigator nei Centri per l’impiego regionali blocca di fatto la fase due del reddito di cittadinanza che in Campania coinvolge oltre 170mila famiglie

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Al via da oggi lo sciopero della fame per Giuseppe Bianco, Ilenia De Coro, Carlo De Gaudio e Fabrizio Greco mobilitati in rappresentanza dei 471 vincitori del concorso per i navigator in Campania. Alla base della protesta, annunciata con una manifestazione sotto la sede della Regione a Napoli, la mancata sottoscrizione del governatore Vincenzo De Luca della convenzione con Anpal Servizi, tassello che abiliterebbe i navigator al percorso formativo indispensabile per poter lavorare nei centri per l’impiego. Da qui l’appello per un intervento delle più alte cariche dello Stato. “In primis del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, come garante della Costituzione – sostengono i navigator campani – e rappresentante dell’unita’ nazionale”.

Lo sciopero della fame dei Navigator campani

I navigator da oggi si alimenteranno – come spiegato – attraverso l’assunzione di liquidi e zuccheri per complessive 500 chilocalorie sull’esempio, ha ricordato Del Gaudio, “di Marco Pannella che ha portato avanti tante importanti battaglie di civiltà nel nostro Paese”. Non solo sciopero della fame. Da oggi infatti i manifestanti a rotazione terranno un presidio permanente notte e giorno davanti Palazzo Santa Lucia. “Non ci sono altre strade per urlare contro la violenza istituzionale che stiamo subendo – aggiunge Fabrizio Greco – nelle altre 18 Regioni i nostri colleghi hanno non solo iniziato a lavorare ma hanno preso anche il primo stipendio mentre noi, che come loro abbiamo vinto il concorso pubblico, siamo costretti in piazza per una mera e illegittima decisione del presidente De Luca. Noi stiamo diventando merce per la prossima campagna elettorale che è già iniziata sulla nostra pelle”. La mancata contrattualizzazione e conseguente inserimento dei navigator nei Centri per l’impiego regionali blocca di fatto la fase due del reddito di cittadinanza che in Campania coinvolge oltre 170mila famiglie.

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