Il riscatto light della laurea conviene?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-01-19

Con il riscatto light della laurea non sale l’assegno ma l’anzianità

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Il riscatto degli anni della laurea per i futuri pensionati sarà meno costoso. Soltanto la detrazione fiscale applicata a questa procedura passa dal 19 al 50 per cento. . Secondo le stime della Fondazione Studi dei Consulenti del lavoro basterà infatti pagare appena 5.241 euro per ogni anno di studio che si vuole riscattare. Mentre con le vecchie norme – tanto per fare un esempio – un lavoratore in regime contributivo che guadagna 40.000 euro, avrebbe pagato circa 13.200 euro l’anno. In pratica le nuove regole assicurano un risparmio del 60%. Ne parla oggi La Stampa:

La differenza sta tutta nei criteri di calcolo: «Il decreto legislativo 184 del 1997 – spiega l’esperto Antonello Orlando prevede due meccanismi di calcolo, a seconda che l’interessato ricada nel regime retributivo oppure in quello misto retributivo/contributivo. Rispetto al vecchio sistema non cambia la cadenza dei pagamenti che restano fissati in un massimo di 120 rate mensili con la possibilità di portare annoi dopo anno in deduzione dalle tasse l’intero importo.

riscatto laurea

A chi conviene il riscatto della laurea? Per Antonello Orlando «occorre valutare bene la propria situazione a partire dal fatto che il riscatto light della laurea consentirà l’accredito degli anni riscattati solo si fini del diritto pensionistico, ovvero per aumentare la propria anzianità contributiva, ma non servirà ad aumentare gli importi degli assegni mensili». E allora, se si considera che i soldi investiti nella previdenza integrativa godono di un trattamento fiscale agevolato (dal nove al sedici per cento) «nella stragrande maggioranza dei casi sarà comunque più conveniente investire in una seconda pensione».

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