Economia

Il reddito di cittadinanza all’ex brigatista rosso

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-04-18

Raimondo Etro è stato condannato per terrorismo a vent’anni di carcere. Ma la sua pena risale a più di dieci anni fa

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Il Corriere oggi racconta che Raimondo Etro, 62 anni, brigatista rosso condannato in via definitiva nel ’99 a 20 anni e 6 mesi di carcere per concorso nella strage di via Fani e nell’omicidio del giudice Palma, ha ricevuto due giorni fa il messaggino dell’Inps: la sua domanda per il reddito di cittadinanza, la numero 2019-145344, è stata accolta.

Spiega Etro: «Stavolta sono andato a un Caf della Cgil a chiedere informazioni. Il mio Isee è pari azero, non sono lavoratore dipendente né autonomo, vivo vendendo libri su eBay, ho una Ford Fusion del 2004 comprata usata. Mia zia Valeria morì nel 2013 e mi lasciò 55 mila euro, la sua polizza sulla vita. Ma pian piano questi soldi sono finiti, perché dopo la separazione nel 2011 vivo da solo in affitto a via della Pisana e pago 850 euro al mese, più le bollette. Sono anche invalido, operato di tumore al rene nel 2012 al San Carlo di Nancy: tra i chirurghi c’era un ex di Ordine Nuovo…».

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La procedura del reddito di cittadinanza (Corriere della Sera, 2 aprile 2019)

Come è possibile che un condannato in via definitiva per reati così gravi percepisca il reddito? La spiegazione sta nel fatto che il decreto legge del governo che istituisce il reddito di cittadinanza aveva norme più lasche rispetto alla conversione in legge votata in Parlamento, dove sono stati esclusi  coloro che hanno subito una “misura cautelare personale” o sono stati condannati per mafia o terrorismo. Ma c’è un però:

«Al Caf mi hanno spiegato che solo chi ha avuto negli ultimi dieci anni una pena definitiva per mafia o terrorismo non può averlo. Infatti, ho parlato con Vito, il mio ex compagno di cella a Rebibbia dal 2002 al 2006, lui col 416 bis per camorra: anche Vito ha ricevuto l’sms dall’Inps. Ha avuto il reddito».

A breve gli arriverà la comunicazione per il ritiro della card alle Poste: «Prenderò 780 euro, 280 come contributo per l’affitto, il resto per la spesa, potrò prelevare 100 euro al mese, di certo andranno via tutti», conclude il brigatista che non nasconde su Facebook le sue simpatie per Matteo Salvini.

Leggi anche: Sulla pagina Inps per la famiglia il brutto risveglio di chi ha preso il reddito di cittadinanza

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