Quota 100, i requisiti e le finestre

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-01-30

I requisiti anagrafici, le finestre, i fondi solidarietà, APE SOCial e Opzione Donna oltre i contributi figurativi

article-post

Stamattina, per le 13, l’Inps ha convocato in teleconferenza le sedi territoriali e i patronati per chiarire i primi dubbi emersi sull’applicazione delle nuove norme di quota 100: «Le prime domande sono state inviate subito perché si trattava di casi in cui non c’era alcun dubbio di carattere interpretativo – dice a Repubblica Lisa Bartoli, responsabile della comunicazione del patronato Inca-Cgil -. Un caso emblematico per esempio è quello di un sessantatreenne di Roma, disoccupato da sei anni, con 40 anni di contributi. Per il resto aspettiamo invece che l’Inps ci chiarisca nel dettaglio la procedura, analizzando più fattispecie, non solo quelle più semplici, e poi partiamo». Ma quali sono i punti ancora discussi?

  • I requisiti anagrafici
    Il decreto legge n.4/2019 stabilisce che il pensionando debba avere almeno 62 anni di età e 38 di contributi. Non sono possibili altre combinazioni numeriche, per esempio non si può andare in pensione con 63 anni di età e 37 di contributi. Una volta perfezionati entrambi i requisiti, bisogna però attendere una “finestra” prima della decorrenza della pensione
  • Le finestre
    Nel settore privato, chi ha già maturato i requisiti per quota 100 nel 2018 avrà la possibilità di andare in pensione ad aprile di quest’anno, e poi a ogni tre mesi dal raggiungimento dei requisiti. Nel settore pubblico invece la pensione scatta dal primo agosto, e poi a ogni sei mesi dal raggiungimento dei requisiti. Per gli insegnanti la pensione a quota 100 arriva dal primo settembre
quota 100
Quota 100: come funzionerà la nuova pensione (La Repubblica, 30 gennaio 2019)
  • I fondi di solidarietà
    Il decreto legge conferma l’operatività de fondi di solidarietà costituiti sulla base di accordi sindacali, per cui in questo caso si può accedere a quota 100 con tre anni di anticipo, con un assegno di sostegno al reddito. La norma riguarda pertanto i lavoratori nati entro il 1962 con 35 anni di contributi, che avranno quindi 59 anni nel 2021, ultimo anno della sperimentazione di quota 100
  • APE social e opzione donna
    Sono state prorogate fino alla fine del 2019 le norme sull’Ape sociale e Opzione donna. Nel primo caso, è possibile andare in pensione in anticipo per gli over 63 in condizioni di difficoltà con almeno 30 anni di contributi se disoccupati, altrimenti almeno 36 se impegnati in attività gravose. Per Opzione donna servono almeno 58 anni di età e 35 di contributi per la pensione
  • Contributi figurativi
    Il decreto legge non esclude la contribuzione figurativa, per cui si applicano le norme generali. Quindi anche in caso di quota 100 se si hanno 35 anni di contribuzione effettiva, e fino a tre di contribuzione figurativa (per malattia o disoccupazione) è possibile comunque accedere alla pensione, anche attraverso questa somma si raggiungono comunque i 38 anni richiesti dal decreto

Leggi sull’argomento: Il TFS dei lavoratori statali con quota 100

Potrebbe interessarti anche