Quota 100 e la scomparsa di opzione donna e Ape Social

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-01-02

La bozza del decreto prevedeva anche il blocco dell’aumento di 5 mesi dei requisiti per la pensione anticipata, che invece ieri è scattato, e la proroga di opzione donna e Ape sociale, che invece sono scadute il 31 dicembre scorso

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Con la legge di Bilancio il governo ha stanziato 4 miliardi per il 2019 per finanziare le pensioni con «quota 100»: almeno 62 anni d’età e 38 di contributi- La riforma deve però ancora essere disciplinata con un decreto legge,che dovrebbe essere approvato dal Consiglio dei ministri la prossima settimana. Dopo la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale l’Inps emanerà la circolare applicativa per regolare le modalità di presentazione delle domande di pensione. La bozza del decreto prevedeva anche il blocco dell’aumento di 5 mesi dei requisiti per la pensione anticipata, che invece ieri è scattato, e la proroga di opzione donna e Ape sociale, che invece sono scadute il 31 dicembre scorso.

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Quota 100, i costi (Corriere della Sera, 2 gennaio 2018)

Spiega oggi il Corriere della Sera:

Ulteriori complicazioni ci sono sul fronte di quelle che erano state annunciate come due «proroghe»: la prima riguardante «Opzione donna», il regime di pensionamento anticipato per le lavoratrici con almeno 35 anni di contributi e 58 anni d’età ma con l’assegno interamente calcolato col penalizzante metodo contributivo, e la seconda che interessa i lavoratori svantaggiati che accedono all’Ape sociale, l’assegno fino a 1.500 euro a carico dello Stato, corrisposto a determinate categorie a partire dai 63 anni d’età.

Entrambi questi canali che consentono di andare in pensione prima sono scaduti il 31 dicembre scorso. Il governo ha deciso mesi fa di prorogarli tutti e due, ma anche in questo caso non ha fatto in tempo e così sia Opzione donna sia l’Ape sociale, da ieri, non ci sono più. Anche qui la bozza del decretoche contenevaledue proroghe dovrà essere rivista. Le due misure, infatti, dovranno essere eventualmente reintrodotte. Per opzione donna i tecnici dicono che si ripartirebbe dal prossimo giugno.

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