Quota 100 è il problema tra Italia e Olanda

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-07-20

Quota 100, approvata dopo una furiosa battaglia della Lega, consente dal 2019 di andare in pensione a 62 anni con 38 anni di contributi. «L’Italia – commenta l’Ocse già in un documento della fine dello scorso anno –  ha fatto retromarcia rispetto alle misure approvate in precedenza»

article-post

Quota 100, ovvero la legge del governo Lega-M5S confermata dall’esecutivo M5S-PD, la materia del contendere tra Italia e Olanda. O meglio: è questo l’argomento che utilizzano i paesi frugali, con in testa il premier Mark Rutte che trova la sponda del suo ministro delle Finanze Wopke Hoekstra. Spiega oggi Repubblica:

Quota 100, approvata dopo una furiosa battaglia della Lega, consente dal 2019 di andare in pensione a 62 anni con 38 anni di contributi. «L’Italia – commenta l’Ocse già in un documento della fine dello scorso anno –  ha fatto retromarcia rispetto alle misure approvate in precedenza». L’indicatore più comunemente utilizzato per scovare i meccanismi che molti paesi introducono per favorire i pensionamenti anticipati è piuttosto semplice: la differenza tra l’età  di pensionamento legale e quella alla quale si va effettivamente in pensione. Ebbene, siccome l’età di pensionamento legale in Italia è di 67 anni e dopo l’introduzione di quota 100 è scesa a 62 anni, la differenza è salita dai tre anni ante-riforma a cinque anni.

È l’indicatore più alto tra i paesi dell’Ocse: e i “frugali”, se si guardasse solo questo aspetto, avrebbero ragione a lamentarsi: in Olanda si può uscire dal lavoro solo 2 anni prima dell’età legale, in Austria 3 anni, in Danimarca 1,3 anni e in Svezia addirittura si va in pensione più tardi dell’età legale.

pensioni uscita 62 anni
Cinque anni di risparmi per Quota 100 Repubblica, 21 gennaio 2020)

Alberto Brambilla, il già leghista oggi autore dei rapporti di Itinerari Previdenziali, spiega:

Nel recente “Quo vadis quota 100?” ha detto che l’effetto Covid peserà come un macigno: fino ad oggi le richieste sono state minori del previsto ma nei prossimi due anni la crisi e i possibili licenziamenti, potrebbero aumentare la propensione degli italiani a prepensionarsi.

Nonostante il taglio permanente del 10 per cento dell’assegno ci potrebbero essere 100 mila uscite in più. Con un aumento dei costi, già previsti a 48,5 miliardi. Per ora il governo, con il viceministro del Tesoro Misiani (Pd), ha detto che quota 100 rimarrà in vigore fino al 2021 perché agirà da ammortizzatore sociale. Dichiarazione che Wopke Hoekstra avrà potuto leggere nel suo perfetto italiano.

Leggi anche: Perché non c’è ancora l’accordo in Europa sul Recovery Fund

Potrebbe interessarti anche