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Quelli che s’indignano per Torpignattara e stanno zitti per Casapound

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-04-25

Scatta il coro dell’indignazione contro il corteo di trenta persone di oggi a Torpignattara. E Casapound a Ostia niente?

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Dopo il corteo per il 25 aprile a Torpignattara che ha fatto arrabbiare Matteo Salvini è partito un coro di prefiche che nelle agenzie di stampa si lamenta all’unisono per le 30 persone con le bandiere tricolore alla periferia di Roma che si erano riunite per festeggiare il 25 aprile ma sono stati allontanati dalla polizia.

Quelli che s’indignano per Torpignattara e stanno zitti per Casapound

“Italiani chiusi in casa nel rispetto delle regole. Molti di loro non hanno neanche potuto dare un ultimo saluto ai propri cari defunti ma loro tutti insieme in corteo per le vie di Roma”. Lo dichiara la deputata della Lega Barbara Saltamartini. “Dov’è la sicurezza? C’è chi preferisce mettere a rischio la propria salute e soprattutto quella degli altri per dimostrare chissa’ che cosa e chi invece, nonostante il sole e la bella giornata ha rispettato le norme. Evidentemente le regole, come sempre, non sono uguali per tutti. Mi domando se queste persone che oggi hanno sfilato fregandosene di ogni decreto e misura restrittiva, da domani non debbano essere messe in quarantena obbligatoria e soprattutto come mai sia stato possibile tutto cio’ nel totale ed assordante silenzio del Ministero dell’Interno”, aggiunge Saltamartini.

“Immagini da Roma …. una sola parola: vergognatevi! e si vergogni ancora di più chi ha permesso a questa gente di manifestare in un momento in cui tutti stiamo in casa e si evitano contatti. ‘Bella ciao ciao ciao….’ spero che in futuro non dobbiate cantare ‘salute ciao ciao ciao…”, sostiene invece il senatore della Lega Gian Marco Centinaio. “La dimostrazione che si manca di rispetto per tutti quelli che stanno facendo sacrifici; per i malati in ospedale; per chi sta lavorando per la nostra salute e per chi ci ha lasciato. vergognatevi”, conclude Centinaio. E non poteva mancare Maurizio Gasparri: “Mentre il resto degli italiani sono costretti a rimanere a casa con grande sacrificio, molti bambini non possono giocare all’aria aperta, tanti non possono dare l’ultimo saluto a familiari ed amici defunti e, se per qualche ragione qualcuno esce senza una giusta ragione, viene multato severamente, oggi a Roma, nel quartiere Pigneto, c’è stata una vera e propria adunata illegale con intere famiglie e qualche striscione di commemorazione del 25 aprile. Un fatto gravissimo che deve essere immediatamente punito con l’arresto dei responsabili dei centri sociali promotori di questa vergognosa e sovversiva iniziativa”. In tutto ciò però c’è un problema.

Ovvero la passeggiata di Luca Marsella e altri di Casapound di oggi: “CasaPound apre la sede di Ostia per distribuire aiuti a 50 famiglie italiane. Se è concesso all’Anpi di festeggiare il 25 aprile, nessuno può impedirci oggi di stare al fianco del nostro popolo”. Per loro niente indignazione?

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