Le quattro nuove discariche a Roma

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-01-09

Da Portuense a Boccea, ecco i siti per la discarica di servizio. Li ha indicati la Città Metropolitana guidata da Virginia Raggi

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La Città Metropolitana guidata da Virginia Raggi ha trasmesso ieri alla Regione Lazio due mappe con le zone idonee agli impianti di rifiuti, una dedicata solo ai siti di conferimento ovvero le discariche, l’altra a tutti gli altri impianti, dai Tmb (trattamento meccanico biologico) ai centri di separazione e riuso, alle fabbriche di materiali e agli impianti per materassi e pannolini, agli inceneritori. Le mappe sono state portate ieri all’ultima riunione tecnica della cabina di regia sui rifiuti di Roma voluta dal ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, lo scorso ottobre, quando si è offerto da «pontiere» nella polemica sugli impianti tra la sindaca di Roma e il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti. Per la prima volta le aree individuate per potenziali discariche di servizio sono anche nel territorio del Comune di Roma, e specificatamente nei municipi XI (Portuense, Magliana, Valle Galeria), XIII (Casalotti, Boccea), XIV (Ottavia, Trionfale, Torrevecchia) e sulla Tiburtina verso Guidonia.

monnezza roma

Le aree considerate «idonee per gli impianti di smaltimento dei rifiuti» interesserebbero quattro municipi romani più tre paesi dell’hinterland. Si tratta di una zona del distretto Tiburtino (IV) proprio al confine con Guidonia, di un’altra area tra il X Municipio (Ostia) e il IX Municipio (Laurentino), di una zona al confine tra l’XI Municipio e il Comune di Fiumicino. E ci sarebbe anche, da quanto filtra, un’area della circoscrizione dove abita Virginia Raggi, la XIV, estrema periferia Nord, vicino alla località Tragliatella. Altre zone ancora sono state trovate,lontano dai centri abitati, nei territori di Cerveteri, Riano e Ladispoli. «È stata una scelta meramente tecnica, la mappa è stata elaborata dai dirigenti della Città metropolitana, non si è mai arrivati a un voto politico», avrebbero sostenuto dal Campidoglio secondo il Messaggero. Ma se è una scelta tecnica, perché da tre anni sul punto litigano solo i politici?

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