Economia
Quanto vale il taglio del cuneo fiscale dal primo luglio
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-06-28
Nel privato agli impiegati della manifattura che hanno un reddito medio annuale di 30.721 euro, entrano in busta paga 92,23 euro mensili in più, con una variazione della retribuzione netta del 4,69%
Il Sole 24 Ore pubblica oggi un’infografica di riepilogo del taglio del cuneo fiscale dal primo luglio che nel comparto più numeroso della Pubblica Amministrazione, la scuola, porta un incremento netto mensile in busta paga di 73,49 euro, che corrisponde a una variazione del netto del 2,12%. Nel privato agli impiegati della manifattura che hanno un reddito medio annuale di 30.721 euro, entrano in busta paga 92,23 euro mensili in più, con una variazione della retribuzione netta del 4,69%. Per gli operai della fornitura di energia elettrica, con redditi medi di 33.972 euro, l’aumento è di 82,93 euro mensili netti (+ 3,90%). Le simulazioni sono dello studio Fusco & Partners che spiegano che il maggior beneficio è riconosciuto a coloro che oggi dichiarano tra 26.600 e i 28mila euro i quali si troveranno a fine luglio 100 euro di aumento netto in busta paga-
A partire da 28mila euro il beneficio è sotto forma di detrazione fiscale sperimentale per 112020 di valore decrescente (pari a 480 euro rimodulati che scende a 8o euro per un reddito di 35mila euro lordi per poi progressivamente azzerarsi). Mentre i redditi medio-bassi (da 8.174 fino a 26.600 euro) continuano a percepire il bonus Renzi di 80 euro ma “potenziato” con un’integrazione di 20 euro (per raggiungere i 100 euro di aumento netto complessivo). Nel privato per gli impiegati della fornitura d’acqua, con redditi medi pari a 30.347 euro, l’incremento del nuovo bonus porta 93,29 euro (+4,79%). Nella Pa il beneficio interessa 3,1 milioni di dipendenti pubblici con redditi fino a 40mila euro.
Secondo i calcoli dello studio De Fusco e Partners restano fuori in meno di 100mila: magistratura, presidenza del consiglio, carriere diplomatiche e prefettizie, Authority, dirigenza. L’aumento massimo va ai circa 150mila ministeriali con un reddito annuo medio di 27487 euro che otterranno 100 euro mensili in più (+2,77% sul netto). Seguono i circa 10mila dipendenti degli enti pubblici economici e le aziende che producono servizi di pubblica utilità con redditi medi di 29.335 euro, che avranno un aumento di 96 euro mensili (+2,53%). Peri 34.600 vigili del fuoco con reddito medio annuo di 29.710 euro l’incremento è di 95 euro mensili (+2,48%). Se per le agenzie fiscali il vantaggio mensile è di 82 euro (+1,93%), per i corpi di polizia il beneficio medio corrisponde a quasi 51 euro mensili (+1,12%). Per tre milioni di lavoratori dipendenti, però, il taglio al cuneo fiscale è a tempo.