Attualità
A Torino hanno paura di una Sea Watch di cartone
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2019-06-30
Il presidio sul sagrato della centralissima chiesa di San Dalmazzo sgomberato: il modellino della nave distrutto dalla nettezza urbana
A Torino i cittadini trascorrevano da tempo la notte sul sagrato della centralissima chiesa di San Dalmazzo per chiedere al governo di «aprire i porti». Carovane Migranti, il collettivo che ha organizzato l’iniziativa – a cui partecipano circa venti persone a notte – si è mosso in solidarietà con la mobilitazione in corso da giorni sul sagrato della Chiesa di San Gerlando a Lampedusa. Ieri però il presidio è stato sgomberato.
Il presidio per la Sea Watch a Torino sgomberato (con nave distrutta)
Il presidio è stato sgomberato ieri dalla polizia mentre la nettezza urbana ha distrutto e portato via un modellino della Sea Watch. Negli scorsi giorni era stato lo stesso arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, a mobilitarsi per la vicenda Sea Watch, offrendo, nel corso della messa in Duomo per le celebrazioni di San Giovanni, la disponibilità della diocesi ad accogliere i migranti «a spese nostre, senza alcun onere per lo Stato». Ma la mano tesa non è mai stata raccolta dal Viminale, che sembra anzi intenzionato a redistribuire i profughi tra i cinque Paesi europei che venerdì si sono fatti avanti.
Non solo #Lampedusa.
Per la #Seawatch3 e per il dissenso i porti sono chiusi anche a #Torino ?#SeaWatch #CarolaRackete #PiazzaCastello @Agenzia_Ansa @Open_gol @tpi @repubblica @AUniversale @RaiNews @AgenziaVISTA @LaStampa @amnestytorino pic.twitter.com/EcpX1U2UIr— Luigi Emanuele Di Marco (@LuigiEmanueleD1) 29 giugno 2019
Ieri sera è poi arrivato lo sgombero.
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