Il ponte a Romagnano Sesia che crolla due ore dopo la riapertura

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-10-04

Il ponte spaccatosi in due nel primo pomeriggio di ieri a Romagnano Sesia tra le province di Novara e Vercelli era aperto al momento del crollo. «Lo riapriamo» hanno annunciato dopo aver valutato con gli esperti che la situazione meteo era in miglioramento. Alle 13.45, a ponte appena aperto, è venuta giù una campata intera

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Il ponte spaccatosi in due nel primo pomeriggio di ieri a Romagnano Sesia tra le province di Novara e Vercelli era aperto al momento del crollo. Lo conferma il sindaco di Romagnano, Alessandro Carini. “Avevamo chiuso durante la notte per motivi di precauzione. Poi ieri mattina, dopo esserci confrontati con altri amministratori, a cominciare dal sindaco di Gattinara Daniele Baglione, oltre che con il consorzio irriguo Est Sesia, abbiamo deciso di riaprire”. Il passaggio è stato riaperto intorno alle 12,30 e poco dopo, il collasso. Il ponte tra Romagnano e Gattinara è uno degli snodi fondamentali della viabilità tra le province di Novara e Vercelli. Costruito alla fine degli anni ’60 nello stesso punto dove un altro viadotto era crollato in precedenza, è stato oggetto in tempi più recenti di un lungo lavoro di ristrutturazione concluso nel 2009. Il cantiere però era rimasto aperto fino al 2018 per divergenze tecniche sui passaggi pedonali e sulle recinzioni esterne. Il Corriere riporta il racconto del sindaco:

ponte sesia crollato video romagnano sesia

 

Romagnano Sesia — siamo in provincia di Vercelli, all’inizio della Valsesia — ieri mattina il sindaco Alessandro Carini e il suo collega Daniele Baglione, della vicina Gattinara, hanno tenuto una diretta Facebook dal ponte che unisce le loro due comunità, di gestione provinciale e chiuso per precauzione la sera prima. «Lo riapriamo» hanno annunciato dopo aver valutato con gli esperti che la situazione meteo era in miglioramento. Alle 13.45, a ponte appena aperto, è venuta giù una campata intera. Alle sei del pomeriggio Alessandro Carini era ancora lì, davanti a quel disastro, incredulo: «Non sono andato a dormire perché volevo tenere d’occhio la situazione dell’allerta meteo… dopo la riapertura del ponte però sono tornato a casa. Un minuto dopo mi ha chiamato il mio vicesindaco: “corri, è crollato tutto”». La stanchezza è evidente anche dietro la mascherina ma ci sono due cose che lo rincuorano. Tanto per cominciare «ringraziamo il cielo che non ci fosse nessuno a passare quando ha ceduto» e poi «mi ha fatto piacere ricevere la solidarietà della mia gente e di tutti i miei consiglieri»

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