Perché la storia del limite del 51% di RaiWay è una bufala

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-02-26

Il governo si appella a una raccomandazione che nel prospetto non c’è, spiega Libero

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Libero, in un articolo a firma di Francesco De Dominicis, spiega che la questione del tetto del 51% per RaiWay è una bufala, anche se il governo e la Rai si sono appellati ieri alla “raccomandazione” presente nel provvedimento con cui il governo ha autorizzato la quotazione delle torri di Viale Mazzini:

Quando l’esecutivo di Matteo Renzi ha firmato il provvedimento con cui ha autorizzato il consiglio di amministrazione della Rai a quotare RaiWay ha posto di fatto un tetto al 49%, indicando che sarebbe stato opportuno lasciare in mano all’azionista pubblico, cioè il Tesoro, almeno il 51%. Vale a dire la maggioranza assoluta. Tuttavia, quei paletti non sono stati presi in considerazione dal cda di viale Mazzini: non a caso, non compaiono nel prospetto informativo depositato alla Consob, cioè il documento che ha sancito l’ingresso nella Borsa Italiana delle azioni RaiWay, il 19 novembre scorso.
La mossa di viale Mazzini – ignorare l’input di palazzo Chigi – potrebbe sembrare una«banale» dimenticanza (tecnicamente si tratterebbe di «errori materiali»), ma in realtà è una scelta legittima e probabilmente ponderata. Visto che il decreto è di settembre e «allo stato», cioè a settembre, era stata fornita un’indicazione successivamente considerata non fondamentale dal vertice dell’azienda presieduta da Annamaria Tarantola.

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Ecco perché ieri la nota – con cui il governo ha ribadito che lo Stato, attraverso la Rai,non scenderà in ogni caso sotto il 51% di Rai Way- è finita nel mirino degli addetti ai lavori:

Anzitutto perché l’esecutivo ha di fatto respinto al mittente l’offerta pubblica di acquisto lanciata da Ei Towers (40% Mediaset e, tra altri, 10% Blackrock) che mira ad arrivare almeno al 66,7% delle antenne Rai. Come dire: no grazie, abbiamo scherzato. C’è poi un’altra ragione che mina alle fondamenta la posizione dell’esecutivo. Le regole dei mercati finanziari sono rigorose e i ripensamenti non sono ammessi.Di norma, per ammettere una società alla quotazione sui listini non devono esserci vincoli al possesso; se esistono paletti,invece, questi vanno comunicati al mercato prima dello sbarco a piazza Affari.
La differenza non è irrilevante: una società che va in Borsa col tetto al 49% non è contendibile e vale certamente meno di una quotata senza limiti al possesso. Oggi Rai controlla saldamente il 65%delle«antenne», ma chi ha comprato il 35% ha valutato l’operazione sulla base di un parametro, appunto la contendibilità di RaiWay, che il governo adesso vorrebbe cancellare con un comunicato stampa.

Il prospetto informativo, spiega Libero, è la Bibbia e una modifica incorsa, sostengono esperti legali consultati da Libero, potrebbe avere gravi conseguenze legali per il cda di viale Mazzini: si va dalle false comunicazioni sociali alle omesse informazioni fino all’ostacolo all’attività di vigilanza.

Leggi sull’argomento: Il gioco delle torri tra Renzi e Berlusconi

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