Pensioni, quota 100 con meno soldi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-06-11

L’uscita di precari, donne, disoccupati ritarda fino a tre anni se passa la revisione della Fornero. E spunta il ricalcolo contributivo che riduce l’assegno

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La riforma gialloverde della legge Fornero per anticipare la pensione degli italiani, inserita da Lega e Cinque Stelle nel contratto di governo, rischia un esito rovesciato. Spiega oggi Repubblica che precari, donne, disoccupati, giovani e chi è impiegato nei mestieri più pesanti non solo non ne beneficeranno, ma faranno un passo indietro.

Chi rientra nei nuovi parametri si prepari a una sorpresa niente male: il ricalcolo contributivo di quanto versato tra il 1996 e il 2011. «Dovevamo farlo già nel 1996, quando entrò in vigore la riforma Dini», spiega Alberto Brambilla, esperto previdenziale e consigliere del vicepremier leghista Salvini. «E invece si scelse un’altra strada». Ovvero mantenere nel retributivo (pensione proporzionale agli ultimi stipendi) quanti già avevano più di 18 anni di versamenti. E affidare tutti gli altri al nuovo calcolo in base ai contributi, poi diventato universale nel 2012.

Ora, ricalcolare 16 anni col contributivo potrebbe tradursi in un taglio medio sull’importo della pensione del 9-10% che forse molti pensionandi non hanno messo in conto, quando sentono parlare di “quota 100”. Senza pensare che tra 1996 e 2012 sono andati in pensione già oltre 3 milioni e mezzo di italiani. E con un assegno più generoso di quanto spetterà a loro, perché interamente retributivo. Motivo di contenzioso infinito.

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Pensioni, cosa cambia con quota 100 (La Repubblica, 11 giugno 2018)

Non solo: chi ha avuto carriere discontinue o brevi (come statisticamente accade nel Sud e per le donne) oppure interruzioni superiori ai 2 anni per cassa integrazione o malattia (per “quota 100” valgono al massimo 2 anni di contributi figurativi) rischia con la “riforma Brambilla” di posticipare l’uscita dal lavoro fino a 3 anni. Prive di Ape sociale (a carico dello Stato), le professioni più gravose perderebbero un importante ombrello di protezione, senza altra rete. Se non i 41 anni e mezzo di contribuzione: ma chi li ha, visto il nero e l’intermittenza che caratterizzano quei mestieri?

Leggi sull’argomento: La legge Fornero e il bluff della quota 100

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