Le pensioni pagate all'estero

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-07-20

Nel 2016 abbiamo speso tre miliardi e 300 milioni di euro, somma destinata a salire nell’anno in corso

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Nel 2016 le pensioni pagate in altri Paesi, in tutto 160, sono state 373mila, per un valore poco superiore a 1 miliardo di euro. Una somma non da poco, che per l’Italia si traduce in una perdita secca. Si tratta di nazioni che hanno un sistema di coperture e tutele, visto che la gran parte dei pensionati usciti si trova in Europa (tra le mete più gettonate ci sono Portogallo, Spagna o Bulgaria). Altre fette di pensionati ‘espatriati’ si riscontrano in Usa, Canada, Australia e Sud America.

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Le mete preferite dagli italiani (Il Giornale, 20 luglio 2017)

Un’anomalia accentuata dal fatto che la spesa per quattordicesime è più che raddoppiata (da 15,4 a 35,6 milioni per 46mila beneficiari). E l’Italia subisce anche perché non ci sarebbe un flusso inverso, di stranieri che si ritirano nella Penisola. Guardando alla mappa per Paese di chi riceve la quattordicesima, il maggior numero è “presente in Europa (39,6%) in America meridionale (36,1%) e in America settentrionale (12,6%)”. Si tratta, evidenzia il presidente dell’Inps Tito Boeri, “in grandissima parte di paesi in cui esistono redditi minimi garantiti il cui accesso è basato sul livello di reddito degli individui con benefici il cui ammontare è stabilito in modo tale da portare questo reddito al di sopra di soglie (di povertà) prestabilite. Questo significa – osserva Boeri – che il nostro paese con le quattordicesime erogate a residenti di questi paesi sta di fatto riducendo gli oneri per spesa assistenziale di altri paesi”.
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Gli assegni fuori confine (Libero, 20 luglio 2017)

Leggi sull’argomento: I nuovi requisiti per le pensioni di vecchiaia

 

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