Pensioni, l'anticipo e la 14esima

Ape fino a 3 anni e 7 mesi e bonus 14esima.  Per tutti i lavoratori dipendenti e autonomi che l’anno prossimo compiono 63 anni e hanno almeno 20 anni di contribuzione. Il progetto del governo sulle pensioni è stato rivelato ieri, compreso il bonus 14esime, che riguarderà chi già oggi incassa questa una tantum annuale (1,4 milioni di pensionati) e una nuova platea di circa 1,2 milioni di pensionati aggiuntivi per effetto dell’innalzamento a mille euro del tetto ora fissato a 750 euro.

Pensioni, l’anticipo e la 14esima

La misura sarà sperimentale, per due anni, poi si potrà correggere il tiro. E c’è anche qualche novità rispetto al piano di partenza: chi lascerà volontariamente il lavoro prima subirà un taglio del 5% sull’assegno lordo per ogni anno di anticipo: significa che si può arrivare a un taglio fino al 15-18% visto che si può anticipare fino a tre anni e mezzo. Oltre a questa cifra ci sono da calcolare gli interessi sul prestito che permetterà l’Anticipo Pensionistico, che potrebbe portare alla fine il taglio fino al 25%: chi userà lo strumento deve quindi essere consapevole che potrebbe ritrovarsi con l’emolumento totale decurtato di un quarto. Questo però non riguarda le categorie tutelate come disoccupati e disabili, che rischiano di perdere al massimo il 3% l’anno e niente se avranno una pensione di 1500 euro lordi al mese (ovvero 1200 netti). Sulla quattordicesima Lorenzo Salvia sul Corriere della Sera spiega:

Andrà a un altro milione e 200 mila pensionati, alzando la soglia di reddito massimo da 750 euro a 1000 euro lordi al mese. Chi già la prende avrà un ritocco del 25%. Confermato anche l’aumento a 8.124 euro della no tax area, la soglia al di sotto della quale non si pagano tasse, e la ricongiunzione gratuita dei contributi per chi li ha versati a enti previdenziali diversi. Ci sarà un intervento sulle attività usuranti: l’età della pensione viene sganciato dall’aspettativa di vita, che oggi sposta in avanti l’età del ritiro un mese l’anno.

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