La storia del sindaco di Bagheria che compra un ecomostro in società con una deputata del M5S
di Giovanni Drogo
Pubblicato il 2018-10-19
Il sindaco Patrizio Cinque, sospeso dal M5S perché indagato, ha comprato nel maggio scorso l’ecomostro di Aspra, sulla spiaggia del Sarello con l’intenzione di farne un albergo. Nella società c’era anche fino a qualche giorno fa anche la deputata pentastellata Caterina Licatini
Per colpa dei condoni (quello soprannominato “pace fiscale” e quello edilizio ad Ischia) Lega e MoVimento 5 Stelle sono ad un passo dalla crisi di governo. Luigi Di Maio si è reso protagonista di una ridicola sceneggiata alla ricerca di manine che manipolano il decreto fiscale. Matteo Salvini ha detto che a lui non piace «quella sanatoria edilizia ad Ischia» e ha ribadito il concetto facendo notare che «non è facile spiegare qui a Bolzano, dove non è abusiva nemmeno una fioriera, perché nel decreto su Genova ci sia il condono edilizio per Ischia. Perché Ischia sì e la pace fiscale no?».
Quando Patrizio Cinque e il M5S promettevano di abbattere gli ecomostri
Sul condono fiscale il partito di Di Maio è deciso a mantenere il punto. Su quello edilizio la situazione è diversa (forse perché anche il fondatore del MoVimento usufruì a suo tempo della sanatoria per condonare alcune sue proprietà immobiliari), come dimostra la storia dell’emendamento (poi ritirato) a prima firma di una deputata del M5S che avrebbe introdotto una sanatoria per gli abusi edilizi commessi nelle zone colpite dal sisma del 2016. Ma non finisce qui, perché a Bagheria si è passati dalle parole ai fatti. Il sindaco di Bagheria Patrizio Cinque infatti è tra i soci della società Nuova Poseidonia Srl che si è aggiudicata all’asta l’ecomostro di Aspra per farne un albergo.
Si dirà che Patrizio Cinque non è più del MoVimento, essendosi prima autosospeso – cosa che però non gli impediva di partecipare agli eventi ufficiali del partito – e poi “scomunicato” dal Capo Politico Di Maio. Il primo cittadino di Bagheria è indagato per falso ideologico, turbata libertà degli incanti, violazione del segreto d’ufficio e abuso d’ufficio e proprio nei giorni scorsi la Procura ne ha chiesto il rinvio a giudizio.
La deputata del M5S in società con Patrizio Cinque
In quel periodo il M5S parlava di “modello Bagheria” e coniava la definizione di abusivismo di necessità. Di Maio spiegava che «Bagheria è una città dove si abbattono le case dei mafiosi, si abbattono le ville a 150 metri dalla costa e si fa un regolamento sull’abusivismo». Eppure al tempo stesso a Bagheria i Cinque Stelle si mettono in affari tra loro proprio per acquistare un edificio costruito entro il limite dei 150 metri dalla costa (per carità, all’epoca era legale) per farne molto probabilmente un albergo.

Perché se ora Cinque è un “ex” in società con lui c’è anche una deputata nonché componente della commissione Ambiente alla Camera, Caterina Licatini insieme al marito Liborio Toia. Ci sono anche, rivela Repubblica, Angela Coffaro, compagna di un attivista del Movimento, e Federica Salerno.
L’ex sottosegretario PD Daniele Faraone ricorda che quattro anni fa Cinque si era presentato ai cittadini con un programma elettorale che prometteva la riqualificazione degli ecomostri per scopi di pubblica utilità nonché la possibilità di restituire ai cittadini, annettendolo al patrimonio comunale, il territorio abusivamente occupato. Non sembra però che l’operazione immobiliare iniziata dalla Nuova Posidonia Srl vada in questa direzione.