La flat tax che premia il secondo lavoro

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-12-13

le  nuove norme sulle Partite IVA contengono una piccola ma significativa sorpresa grazie alla flat tax implementata dal governo gialloverde

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Enrico Marro sul Corriere della Sera oggi spiega che le  nuove norme sulle Partite IVA contengono una piccola ma significativa sorpresa grazie alla flat tax implementata dal governo gialloverde:

Fino ad oggi la tassazione agevolata per i redditi da lavoro autonomo cadeva infatti qualora il contribuente fosse anche titolare di un reddito da lavoro dipendente o da pensione superiore a 30mila euro l’anno. In pratica si evitava di fare un favore fiscale a detentori di più redditi cospicui.

Invece, nel decreto legge sul fisco, sul quale oggi la Camera voterà la fiducia chiesta dal governo, questo impedimento cade: qualunque lavoratore dipendente o pensionato che svolga anche un’attività autonoma, invece che l’aliquota ordinaria, pagherà il 15% fino a 65mila euro (e il 20% tra 65mila e 100mila euro).

flat tax partita iva
Flat tax per le partite IVA e lavoro dipendente a confronto (Il Messaggero, 2 novembre 2018)

Per esempio, un parlamentare (circa 160mila euro di reddito annuo) che prestasse attività di consulenza pagherebbe, sui primi 65 mila euro fatturati con la partita Iva, solo il 15% di tasse invece che la massima aliquota Irpef del 43% (+ le addizionali Irpef regionali e comunali). Si tratta di un altro colpo alla progressività dell’Irpef. E ci guadagnano circa un milione di partite Iva, che pagheranno fino alla metà di quanto paga un dipendente o un pensionato con lo stesso reddito.

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