Paolo Efrem: il consigliere di Busto Arsizio arrestato per ‘ndrangheta

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-07-13

Il consigliere è finito in carcere per emissione di false fatture con l’aggravante dell’agevolazione delle cosche. L’ordinanza del gip Sara Cipolla riguarda anche il capo del clan di Legnano-Lonate Pozzolo

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Il Gico del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano ha arrestato oggi cinque persone, tra cui il consigliere comunale di Busto Arsizio (Varese) Paolo Efrem nell’ambito di un’inchiesta del pm di Milano Silvia Bonardi su infiltrazioni della ‘ndrangheta nel settore dei rifiuti. Il consigliere è finito in carcere per emissione di false fatture con l’aggravante dell’agevolazione delle cosche. L’ordinanza del gip Sara Cipolla riguarda anche il capo del clan di Legnano-Lonate Pozzolo, Vincenzo Rispoli.

Paolo Efrem: il consigliere di Busto Arsizio arrestato per ‘ndrangheta

Efrem, celebrato come il primo consigliere comunale di colore a Busto Arsizio, è nato da genitori eritrei a Busto Arsizio nel 1981 ed è cresciuto nel quartiere dei Santi Apostoli. Alle ultime elezioni amministrative si era presentato nella lista Busto Grande e ha ottenuto 82 preferenze. Nel 2018 a VareseNews aveva detto: «Busto Grande mi ha insegnato a superare gli steccati e le dicotomia destra-sinistra. In consiglio porterò i punti del nostro programma. Rimango fuori dalla maggioranza ma sono pronto ad appoggiarla se porterà avanti punti del programma di Busto Grande e in particolare quelli più vicini alle mie idee». Successivamente Efrem aveva cambiato il nome del gruppo in Busto Grande-Lombardia Ideale e aderendo al movimento nato su iniziativa del governatore Attilio Fontana e tornando in maggioranza.

paolo efrem

Secondo l’ipotesi investigativa le fatture emesse per presunte consulenze servivano a coprire il giro di denaro derivante dal trattamento dei rifiuti mentre gli introiti erano destinati ai clan.  I giudici affermano anche di aver provato che parte del denaro serviva per pagare i viaggi degli affiliati al clan dalla Calabria a Novara per far visita ad un altro presunto boss dell’organizzazione, detenuto in regime di carcere duro nella cittadina piemontese. Dalll’ordinanza della gip Sara Cipolla su richiesta della pm Silvia Bonardi e’ stato raggiunto in carcere anche uno dei vertici della locale di Lonate Pozzolo-Legnano-Ferno, Vincenzo Rispoli, che si trova ad Opera al 41 bis. In questa operazione sono stati arrestati anche il figlio e il genero.

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