L’esposto ai PM sull’ospedale di Bertolaso a Civitanova

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-05-28

L’ultima tegola sull’ospedale da 90 posti letto costato 17 milioni, è l’esposto depositato ieri alla Procura di Macerata da un gruppo di cittadini, comitati e associazioni

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Il Covid Center di Civitanova, made in Guido Bertolaso, inaugurato da una settimana, è sommerso dalle polemiche. L’ultima tegola sull’ospedale da 90 posti letto costato 17 milioni, è l’esposto depositato ieri alla Procura di Macerata da un gruppo di cittadini, comitati e associazioni e di cui parla oggi Il Fatto Quotidiano in un articolo a firma di Andrea Sparaciari:

Falso in atto pubblico e irregolarità rispetto alle norme sugli appalti pubblici, i reati ipotizzati. Nel mirino le donazioni confluite sul conto del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta (Cisom) – il soggetto scelto da Bertolaso per assemblare la sua “Astronavina” – secondo l’indicazione fornita dal sito della Regione. Tra queste anche cinque milioni bonificati da Bankitalia. Per i legali “trattandosi di opera pubblica realizzata con donazioni alla Regione (…) essa non è donata dal Cisom alla Regione, ma è la Regione che paga per avere dalle ditte realizzatrici, con una incomprensibile intermediazione del Cisom”.

covid center civitanova bertolaso

Mai problemi arrivano anche dal personale sanitario, che si è visto precettare per lavorare nella struttura:

“Era facile prevedere questo epilogo –attacca Oriano Mercante, segretario di Anaao Assomed Marche – da oltre un mese avevamo anticipato che, stante l’inevitabile difficoltà a reperire volontari disposti a svolgere servizio al Covid Hospital, l’unica strada sarebbe stata l’ordine di servizio”. Per funzionare, il centro, che da oggi accoglierà ben sei pazienti, necessita di 21 medici, 39 infermieri e otto Oss. Tutte risorse sottratte agli ospedali, come sottolinea l’Intersindacale dei medici e veterinari: “Per coprire il servizio e garantire le cure a un numero ormai esiguo di pazienti, provenienti da ospedali, dove potrebbero tranquillamente essere curati in loco, si rischia di non essere più in grado di dare assistenza sufficiente ai cittadini che soffrono di altre patologie gravi. Il Covid di Civitanova rischia di essere non una risorsa aggiuntiva, ma causa di ulteriore indebolimento delle strutture sanitarie pubbliche”.

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