NurOwn e Brainstorm: il malato di SLA truffato dal finto medico

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-08-20

La sperimentazione è quella dell’azienda israeliana Brainstorm che sta studiando le cellule staminali mesenchimali e preparando un farmaco che si chiama NurOwn. Ma di mezzo c’era una truffa da un milione di dollari

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La Stampa racconta oggi la truffa di cui è stato vittima Paolo Palumbo, giovane chef sardo di 22 anni e malato di SLA, da parte di chi gli ha proposto una cura miracolosa e però inesistente. Su neXtquotidiano ne avevamo parlato il 30 aprile scorso, mettendo in guardia dai pericoli di truffa:

Quasi un sogno, che sembrava a un passo dal concretizzarsi: si chiama Brainstorm ed è una terapia sperimentale in corso in Israele. Di mezzo però compare un incomodo, uno che si propone come mediatore con la casa farmaceutica americana proprietaria della terapia sperimentale e che finisce per compromettere tutto. Sulle sue tracce c’è già la Polizia postale, ma Paolo nel frattempo deve fare i conti con la realtà: la possibilità di tentare l’esperimento israeliano è svanito.

Perché quello con cui aveva trattato il viaggio e la terapia era un medico falso. Uno che la multinazionale statunitense non conosce. Di lui ora sa qualcosa in più la polizia: un indirizzo ip preciso, a cui tra poco corrisponderà anche un nome. «Ha agito usando dei server giapponesi – anticipa il procuratore Ezio Domenico Basso – Siamo certi di arrivare all’identificazione».

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I malati di SLA in Italia (La Stampa, 20 agosto 2019)

La sperimentazione è quella dell’azienda israeliana Brainstorm che sta studiando le cellule staminali mesenchimali e preparando un farmaco che si chiama NurOwn. Per poter entrare a far parte della sperimentazione Palumbo ha fatto 14 giorni di sciopero della fame e ha aperto una campagna di raccolta fondi per poter pagare il viaggio in Israele e le terapie.  La notizia compare sui giornali: «Il primo italiano che sfiderà la Sla». Il costo della terapia da sola è stimato in 560 mila dollari, più gli extra. Il totale varia in base alle esigenze delle applicazioni: si parla di un costo tra gli 800 mila dollari e il milione. Tra il 28 e il 29 maggio si scopre però che è tutta una truffa:

La casa farmaceutica americana stanca di trovare il proprio nome associato alla storia di Paolo Palumbo svela una verità inaspettata: «Il ragazzo italiano non è mai stato in contatto con nessuno della nostra azienda e nessuno di noi gli ha mai dato l’autorizzazione, verbale o scritta, per sottoporsi al trattamento in Israele o in qualsiasi altro posto». Le altre puntate della telenovela si scoprono scrivendo una mail all’indirizzo del fantomatico professore e facendo una telefonata agli uffici di Brainstorm.

La chiacchierata dura 19 minuti: «Non sapevamo che il ragazzo avesse ricevuto delle mail con la firma del professor Karussis ma possiamo assicurare che a scrivergli è stato un truffatore – sottolineano dalla sede israeliana di Brainstorm – Il professore, tra l’altro, in questo momento non lavora più con noi». Il vero professor Dimitrios Karussis, uno che in Israele è considerato un luminare nella ricerca sulle terapie con le cellule staminali, e conferma tutto con fastidio: «Non ho mai scritto alcuna mail al ragazzo italiano. Basta con questa storia».

Leggi anche: Perché NurOwn di Brainstorm rischia di diventare un altro caso Stamina

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