Moody’s e l’Italia a rischio downgrade

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-05-26

L’agenzia di rating ha messo sotto osservazione il rating dell’Italia Baa2. Segnalando “il significativo rischio di un indebolimento materiale della forza di bilancio in Italia, dati i piani della nuova coalizione di governo”

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L’agenzia Moody’s ha messo sotto osservazione il rating dell’Italia ‘Baa2’ per un possibile downgrade. Nella sua analisi Moody’s mette in evidenza da una parte “il significativo rischio di un indebolimento materiale della forza di bilancio in Italia, dati i piani della nuova coalizione di governo”, dall’altra “il rischio che si blocchi ogni sforzo per le riforme strutturali e che le riforme attuate, come quella del sistema pensionistico del 2011, siano capovolte”. Moody’s utilizzerà il periodo di revisione per valutare l’impatto della piattaforma di politica fiscale ed economica del nuovo governo sul profilo di credito dell’Italia, con particolare attenzione agli effetti sulle traiettorie del deficit e del debito nei prossimi anni. La revisione consentirà inoltre a Moody’s di valutare ulteriormente se il nuovo governo intende continuare a perseguire riforme strutturali che promuovano la crescita, o al contrario di invertire riforme precedenti, come quella delle pensioni del 2011, nonché altre iniziative di politica economica nei prossimi mesi che potrebbe avere un’incidenza sul potenziale di crescita del paese negli anni a venire”. “Lungi dall’offrire la prospettiva di un ulteriore consolidamento fiscale – si legge in un passaggio chiave dell’analisi – il ‘contratto’ per il governo firmato” da M5S e Lega “include misure fiscali e di spesa potenzialmente costose, senza che vi siano proposte chiare sul come finanziarle”.

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I mercati e la finanza pubblica (Corriere della Sera, 26 maggio 2018)

Per Moody’s “anche se alcune delle proposte originarie della coalizione sono state modificate nel testo finale, queste andando avanti portano lo stesso a una piu’ debole e non a una più forte posizione di bilancio”.La revisione consentira’ a Moody’s, si legge ancora, “di fare chiarezza sui piani del nuovo governo e in particolare sulla portata degli impegni di bilancio e di spesa, soprattutto riguardo alle proposte di ‘flat tax’ e di ‘reddito di cittadinanza’, nonche’ alle fonti di copertura e alla tempistica per la loro attuazione. Le parti hanno inoltre dichiarato la loro intenzione di evitare l’aumento dell’Iva per il prossimo anno, che comporterebbe – spiega l’analisi – un aumento delle entrate pari a circa lo 0,7% del Pil“. Disavanzi di bilancio più elevati ostacolerebbero “qualsiasi riduzione dell’elevatissimo rapporto debito/Pil dell’Italia superiore al 130% del Pil”. Nell’ultima revisione l’agenzia di rating ha anche osservato che “le prospettive dell’Italia potrebbero essere stabilizzate con l’implementazione di un programma più ambizioso di riforme strutturali”, il che porterebbe a una crescita “più sostenuta” dell’economia italiana. Viceversa, “l’incapacità di presentare un programma di riforme strutturali credibili” eserciterà “pressioni al ribasso” sul rating.

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