Michele Ruggiero: il PM del complotto anti-Italia nella commissione banche

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-10-21

Sarà consulente indicato dal grillino Carlo Sibilia e dal forzista Renato Brunetta

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Michele Ruggiero, pubblico ministero del processo sul complotto delle agenzie di rating finito in una bolla di sapone, sarà consulente della commissione banche indicato dal grillino Carlo Sibilia e dal forzista Renato Brunetta. Ne parla oggi Francesco Bei per La Stampa:

Il sospetto è diventato certezza ieri, quando sul tavolo del presidente Pier Ferdinando Casini sono arrivate due indicazioni per i consulenti che dovrebbero aiutare i parlamentari a far chiarezza sulle responsabilità della crisi del sistema creditizio italiano. Mauro Marino, il vicepresidente del Pd, ha fatto il nome di Giancarlo Avenati Bassi, sostituto procuratore di Torino (tra le altre cose si deve a lui l’inchiesta contro Vannoni e la truffa di Stamina).
Ma a risaltare è la personalità dell’altro consulente, indicato dal grillino Carlo Sibilia e dal forzista Renato Brunetta: il pm di Trani Michele Ruggiero, vera star dei social. Quello che dalla piccola procura tranese trascinò alla sbarra le agenzie di rating internazionali, il teorico del “complotto” contro l’Italia da parte della grande finanza internazionale. Tutto finito in una bolla di sapone, i dirigenti assolti dal Tribunale «perché il fatto non sussiste». Ma intanto Ruggiero – con le sue cravatte tricolori da difensore del «popolo sovrano» – era diventato una star mediatica.

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Fitch e Standard & Poor’s, imputate nel processo a Trani, vennero assolte nel processo. Alla lettura della sentenza Ruggiero si presentò con una cravatta tricolore che fece impazzire i fotografi. Ruggiero indagò anche su vaccini e autismo, chiedendo poi l’archiviazione dell’indagine. Il Pm replicò così qualche tempo fa a un articolo del Foglio che lo chiamava in causa sulla vicenda delle agenzie di rating:

Lei, sig. Capone, omette di riferire che le mie inchieste sulle Carte di credito dell’American Express, sui prodotti derivati di Banca Intesa e su quelli di BNL, nonché le inchieste sulle manipolazioni di mercato da parte di alcuni analisti di note Agenzie di Rating sono culminate in processi che sono attualmente in corso in avanzata fase di istruttoria dibattimentale: nulla, purtroppo, può il PM per accelerare i tempi di definizione dei giudizi. Finora, comunque, tutti i giudici ai quali, nelle suddette mie inchieste e processi, numerosi e qualificati difensori hanno eccepito (in fase di udienza preliminare e in fase di dibattimento) la mancanza di competenza per territorio dell’Ufficio giudiziario di Trani, hanno ritenuto con articolati provvedimenti la piena competenza del nostro tribunale e, quindi, la correttezza giuridica delle scelte del sottoscritto. E se a Milano un giudice ha ritenuto non fondata l’ipotesi di accusa contro un analista dell’Agenzia Fitch, a Trani altro giudice ha ritenuto fondata l’ipotesi di reato e ha così deciso di rinviare a giudizio l’altro analista della medesima Agenzia Fitch (il processo è in corso).

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