L’esposto sulle mascherine pannolino della Regione Lombardia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-04-17

ADL COBAS ha presentato un esposto alla procura della Repubblica di Milano sulle mascherine pannolino della Regione Lombardia. Le mascherine sono dispositivi di protezione individuale (mascherine), destinata agli operatori sanitari in prima linea nella lotta al coronavirus

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ADL COBAS ha presentato un esposto alla procura della Repubblica di Milano sulle mascherine pannolino della Regione Lombardia. Le mascherine sono dispositivi di protezione individuale (mascherine), destinata agli operatori sanitari in prima linea nella lotta al coronavirus, commissionata da Regione Lombardia alla società Fippi Spa di Rho (Milano).

L’esposto sulle mascherine pannolino della Regione Lombardia

Per Riccardo Germani, portavoce di ADL COBAS, l’operazione presenterebbe “più criticità” e chiede alla magistratura di svolgere “i dovuti accertamenti” in materia di “idoneità” di tali mascherine che, secondo le testimonianze raccolte da Adl Cobas Lombardia, in più occasioni dalla diffusione avrebbero ostacolato la già complessa attività sanitaria in quanto scarsamente traspiranti. A causa della consistenza infatti, assimilabile a quella di un pannolino, tali mascherine provocherebbero un calore eccessivo sul viso. Inoltre le modalità di utilizzo ostacolerebbero la comunicazione e la visione stessa da parte dell’operatore.

Tali dispositivi “non appaiono funzionali allo scopo protettivo, né del paziente né dell’operatore. Sotto il profilo anatomico e dinamico, la mascherina (che si presenta come un cilindro di pannolino elasticizzato) – osserva Germani -, non sarebbe regolabile sul viso e al naso. I supporti elastici di sostegno, ad esempio, devono essere allargati per la vestizione del presidio stesso (che deve passare infilato interamente all’esterno del cranio) e tenderebbero poi ad allentarsi, con la conseguenza di scivolare sul volto e di dover essere più volte riposizionato utilizzando le mani, moltiplicando così i rischi di contagio, anche oculare, ed esponendo le vie aeree – naso e bocca -, vanificando l’utilità del presidio stesso, destinato ad attività di prima linea anche per turni di 8 ore. Adl Cobas Lombardia ha ricevuto numerosi riscontri negativi da parte di operatori sanitari e strutture ospedaliere. Poi c’è il problema dei costi: la Fippi Spa starebbe producendo per Regione Lombardia 900mila mascherine al giorno, per un ordine complessivo dal valore di alcuni milioni di euro. “Un’operazione di impatto economico di assoluto rilievo per le casse regionali, in un momento e contesto in cui ogni risorsa dissipata può assumere un costo sociale altissimo”, conclude Germani.

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