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Marco Mottola: l’uomo accusato di aver ucciso Serena Mollicone

neXtQuotidiano 19/02/2019

Un’informativa di centinaia di pagine nella quale si ricostruisce l’omicidio di Serena Mollicone. Per i carabinieri a colpirla sarebbe stato il figlio dell’ex comandante della caserma di Arce

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Un’informativa di centinaia di pagine nella quale si ricostruisce l’omicidio di Serena Mollicone. Per i carabinieri del comandando provinciale di Frosinone ed i colleghi del Ris a colpire Serena sarebbe stato Marco Mottola, figlio dell’ex comandante della caserma di Arce. L’alterco, sfociato poi in omicidio, sarebbe avvenuto in uno degli alloggi in disuso presso la struttura militare.

Marco Mottola: l’uomo accusato di aver ucciso Serena Mollicone

L’informativa, consegnata al magistrato titolare delle indagini, il sostituto procuratore Maria Beatrice Siravo, contiene anche il ruolo di ogni indagato in questa vicenda. Ricordiamo che oltre al giovane Marco Mottola a finire nel mirino degli investigatori sono stati il padre Franco, la madre Anna e due carabinieri che all’epoca dei fatti era in servizio presso la caserma di Arce.

serena mollicone

I due, con la moglie di quest’ultimo Anna sono infatti da tempo iscritti nel registro degli indagati per omicidio volontario in concorso e occultamento di cadavere. Altri due carabinieri sono indagati per favoreggiamento. Secondo quanto emerso dalla perizia dei Ris Serena Mollicone sarebbe stata colpita negli alloggi della caserma al culmine di una lite. Successivamente il cadavere sarebbe stato spostato nel boschetto dell’Anitrella dove poi è stato trovato. La perizia medico-legale infatti indica una compatibilita’ tra lo sfondamento della porta dell’alloggio della caserma dei carabinieri di Arce e la frattura cranica riportata da Serena Mollicone. L’informativa raccoglie tutto il materiale investigativo su un delitto avvenuto 18 anni fa. Ora il pm dovrà valutare come proseguire.

L’intervista di Marco Mottola

Mottola qualche tempo fa ha rilasciato un’intervista a Quarto Grado in cui ha parlato del brigadiere Tuzi che, tre giorni prima di morire, ha riferito ai magistrato di aver visto Serena Mollicone il primo giugno del 2001. Alla domanda della cronista: “Hai mai avuto sospetti su Tuzi?”, Marco Mottola ha risposto “So alcune cose ma preferisco non andare oltre perché parliamo di una persona che non c’è più’. All’epoca la famiglia Tuzi parlò di altro tentativo di depistaggio.

“Siamo finalmente vicini alla verità”, spiega all’agenzia Dire Guglielmo, il papa’ di Serena, che da quasi 18 anni porta avanti la battaglia per arrivare alla soluzione del caso. “Ora inizierà quella processuale e sarà più tosta- continua- Toccherà affilare le armi. Purtroppo i fatti mi danno ragione, ho sempre detto chi era stato e il luogo dove era avvenuto il fatto”. Serena, secondo le accuse, sarebbe stata picchiata nella caserma di Arce e lasciata morire.

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