La Grande Soluzione del M5S Roma per le buche

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2018-06-06

I grillini sperimentano un asfalto speciale per le strade: il giorno dopo l’applicazione il risultato è quello che vedete in foto. Ma c’è una spiegazione…

article-post

Ieri abbiamo parlato della straordinaria coincidenza che ha fatto partire una serie di lavori con asfalto sperimentale nei municipi III e VIII, ovvero dove il 10 giugno si vota per la presidenza dopo la caduta dei grillini Roberta Capoccioni e Paolo Pace (la prima ricandidata con il favore della Lombardi e l’altro passato nel frattempo a Fratelli d’Italia).

La Grande Soluzione del M5S per le buche

Il test gratuito avviato su disposizione del Comune dalla Ifi srl, azienda che opera da 60 anni nel settore della difesa e dell’aerospazio, si svolge infatti nei due municipi in cui la chiamata elettorale nei parlamentini della Garbatella e di Montesacro misurerà anche l’indice di gradimento della sindaca a due anni dalla conquista del Campidoglio e quello del PD, visto che i candidati del partito hanno perso le primarie. Spiega Repubblica Roma:

Non a caso la nuova macchina progettata in provincia di Bari appositamente per stendere il “Gsb-88”, soluzione a base d’acqua in grado di penetrare le fenditure dell’asfalto per bloccare il successivo sgretolamento del manto stradale, è entrata in azione ieri in via Galba, a quattro passi dalla Basilica di San Paolo. Oggi toccherà a via Ferdinando Baldelli, sempre nell’VIII municipio. La due giorni di prove si concluderà domani in via Capraia, nel III municipio.

roma buche municipi
Quelle strade, spiegano però all’assessorato ai Lavori pubblici, «sono state individuate dall’impresa come le più idonee per la sperimentazione, oltre che le più adatte dal punto di vista della mobilità, per arrecare il minor disturbo possibile alla cittadinanza».

L’effetto maquillage e la foto della strada in via Galba

C’è però un problema ed è quello che si vede nella foto di copertina, tratta da Roma Today: le condizioni della strada sono molto simili a quelle di prima. La Gilsonite, che il Comune ha descritto come un “materiale innovativo per la protezione e il ripristino prestazionale del manto stradale, un’emulsione cationica colloidale, legante e sigillante”, però, le buche non le ripara, come confermano i tecnici del Comune. E le crepe hanno riportato a galla buche e avvallamenti, con la rabbia di cittadini e comitati che nell’VIII municipio, come anche nel III — gli unici dove, tra l’altro, è partita la sperimentazione — domenica saranno chiamati a votare per i nuovi mini-governi. L’unica differenza tra la zona dov’è stato passato il sigillante e il resto dell strada è nell’ombreggiatura più scura della prima.

via burri asfalto sigillante
Foto da: Roma Today

Va quindi spiegato quello che ha detto anche l’assessora Margherita Gatta su Facebook: «Le strade scelte sono già ammalorate e selezionate dalla ditta proprio per questo motivo al fine di effettuare i test nelle condizioni peggiori e fermare il processo di degradazione in atto. Il materiale non ricostruisce il manto stradale, ma lo sigilla, esattamente com’è ora, con una sorta di pellicola che blocca il tempo di invecchiamento. Tutto questo confermato dalla ditta che ha fatto una ispezione. L’esito del test potrà dirsi acquisito fra qualche mese». Insomma, «il prodotto dovrebbe sigillare le strade con un grado di usura medio, con lo scopo di prolungarne la vita».

L’asfalto magico non ripara, per ora

Quindi va spiegato che l’asfalto magico deve ancora completare il suo trattamento prima di poterne giudicare l’efficacia. Questo, ovviamente, non è stato spiegato quando il Comune ha annunciato l’intervento. Ecco perché lo stupore per le condizioni della strada è assolutamente spiegabile.

margherita gatta

A proposito dell’efficacia del sistema, è interessante quanto ha detto ieri a Repubblica Maurizio Pulcini, direttore tecnico dell’IFI, la ditta che si occupa dell’asfalto:

Per quanto tempo può proteggere un manto dissestato prima che si aprano le buche?
«L’aspettativa è quella di contribuire per mesi alla preservazione di queste strade, anche con successive riapplicazioni. Su una via realizzata da 6-12 mesi, riapplicandolo per cicli di 4 o 5 anni, può evitare il rifacimento fino ai 50 anni».

Quali i tempi di applicazione?
«In condizioni normali, non sperimentali, si possono coprire fino a 27mila metri quadrati l’ora: a Roma se opereremo con le due macchine a disposizione, potremo coprire una quota parte dei problemi nell’ambito della programmazione studiata dalla giunta».

Leggi sull’argomento: Lo Stato sono loro, raga

Potrebbe interessarti anche