Economia
L’impegno con gli italiani firmato da Silvio Berlusconi a casa di Vespa
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2018-02-15
È come la gag delle torte in faccia nei film: vecchia, ma fa sempre ridere: giù la disoccupazione ai livelli europei
È come la gag delle torte in faccia nei film: vecchia, ma sempre di sicuro effetto. Silvio Berlusconi da Bruno Vespa firma un “impegno con gli italiani” con il quale promette di riportare il tasso di disoccupazione al di sotto della media europea, che dichiara essere attualmente all’8,7%. “Mi siedo con emozione a questa scrivania, ho solo una cosa in più: ho visto le inquadrature di 17 anni fa, avevo meno capelli di adesso, darò anche a lei il nome del mio tricologo”, dice Silvio accomodandosi sulla scrivania in ciliegio che gli aveva portato tanta fortuna nel 2001, quando stravinse le elezioni per poi passare i successivi cinque anni a litigare con i suoi alleati perdendo poi per un soffio nel 2006 nonostante una legge elettorale fatta ad hoc per pareggiare.
Essendo in vena di rivelazioni, Berlusconi dice anche qualcosa sul prossimo premier di centrodestra: “Volevo aspettare che il candidato premier mi desse lui il via libera a dare il suo nome. Penso che sarò autorizzato a farlo prima del voto. Io l’ho chiesto anche a Vespa ma lui ha detto che è vecchio.. Deve dire di sì quando uno la chiama”. Il nome più probabile è quello di Antonio Tajani, presidente del Parlamento Europeo. Anche se tra gli azzurri c’è chi pensa che Berlusconi, da scafato giocatore di poker, stia bluffando e scommette che il citare Tajani in ogni occasione come suo pupillo sia una sorta di specchietto per le allodole.
“La storia si ripete sempre due volte: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa.”
Karl #Marx #berlusconi #portaaporta #vespa pic.twitter.com/ptd1gtaR0U— Maurizio Zanetti (@MauryZanetti) 14 febbraio 2018
Intanto Silvio è ancora là e non ha però alcuna intenzione di mollare. Anche se gli anni e la stanchezza potrebbero farsi sentire e il rischio è che alla fine lui porti i voti e a comandare siano Meloni e Salvini. «Avrà il diritto di sputtanarmi se non ci riesco», dice al conduttore durante la firma. E poi litiga con Vespa che interrompe gli applausi in studio.
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