Coronavirus Lazio: bollo auto sospeso per tre mesi e via alla spesa a domicilio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-04-01

I servizi ordinari previsti dai supermercati, che peraltro applicano ovviamente un sovrapprezzo, si sono ingolfati da quasi tre settimane, dopo il varo della stretta che contingenta l’ingresso nei negozi rimasti aperti. E così davanti alle vetrine si snodano file a volte anche per centinaia di metri.

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La Regione ha sospeso il pagamento del bollo auto fino al 31 maggio. Il provvedimento riguarda circa 650mila veicoli del Lazio sui 5 milioni immatricolati) e vale per le casse della Pisana oltre 100 milioni di euro di incasso. La mossa fa parte di un pacchetto di provvedimenti varati ieri dalla giunta Zingaretti per affrontare l’emergenza economica da COVID-19, misure che spaziano dalla fiscalità al sociale, al piano per rafforzare le consegne della spesa a domicilio. Spiega il Messaggero:

Ieri sono stati sospesi i termini di versamento, relativi all’anno tributario 2020, non soltanto della tassa automobilistica, ma anche dell’imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili civili (Iresa) e dell’imposta regionale sulla benzina per autotrazione (Irba). La misura riguarda la sospensione dei termini di versamento a partire dal 3 marzo e fino al 31 maggio. Anche per Iresa e Irba lo stop vale nel trimestre marzo-maggio dell’anno in corso. In una nota l’ente di via Cristoforo Colombo spiega che «i versamenti dovuti potranno essere effettuati, senza applicazione di sanzioni e interessi, entro il 30 giugno».

Per aggiungere che «la sospensione dei termini non impedisce, in ogni caso, che il versamento ordinario venga fatto entro la scadenza già fissata. In tutti i casi, la sospensione non riguarda le scadenze per ravvedimento, per i termini scaduti prima del 3 marzo 2020 (per la tassa auto) e prima del mese di marzo 2020 (per Irba e Iresa)». Il bollo, in questo trimestre, era in scadenza per 650mila auto.

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Coronavirus: i numeri del Lazio (Il Messaggero, primo aprile 2020)

Sempre ieri è stato approvato in giunta il piano per potenziare le consegne a casa della spesa. I servizi ordinari previsti dai supermercati, che peraltro applicano ovviamente un sovrapprezzo, si sono ingolfati da quasi tre settimane, dopo il varo della stretta che contingenta l’ingresso nei negozi rimasti aperti. E così davanti alle vetrine si snodano file a volte anche per centinaia di metri.

Ecco perché la Pisana, come anticipato dal Messaggero, è corsa ai ripari. E ieri, su input del vicegovernatore del Lazio, Daniele Leodori, ha approvato un nuovo servizio gratuito per la consegna della spesa a domicilio. La priorità sarà data ad anziani, famiglie fragili e persone non autosufficienti. A Roma città hanno già aderito 543 supermercati, più altri 226 nella provincia. A Latina, sono 69 punti vendita, 59 a Frosinone, 57 a Viterbo e 20 a Rieti. Nella Capitale la spesa a casa gratis si potrà effettuare in molti store delle grandi catene. Oltre a Conad, Coop, Carrefour, hanno aderito GROS (Pim, Pewex, MA Supermercati) Doc, Confesercenti, Confartigianato, Selex, Penny Market, Vegè, Pam e Panorama. Più tanti piccoli supermercati di reti diverse e fuori dai grandi circuiti.

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