Economia

Lavoro, lo stipendio medio cala

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-12-11

Cala la retribuzione media nel settore privato da 14,01 euro l’ora nel 2015 a 13,97 nel 2016, secondo gli ultimi dati Istat. Resta comunque superiore a quella del 2014 (13,80 euro)

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Cala la retribuzione media nel settore privato da 14,01 euro l’ora nel 2015 a 13,97 nel 2016, secondo gli ultimi dati Istat. Resta comunque superiore a quella del 2014 (13,80 euro). La metà dei dipendenti percepisce una retribuzione oraria pari o inferiore a 11,21 euro nel 2016. Mentre il 6,3% dei posti ha uno stipendio basso (inferiore o uguale a 7,47 euro, due terzi della mediana nazionale). Queste posizioni a bassa retribuzione (“low pay jobs”) sono diminuite rispetto al 2014 (-6,7%).

lavoro stipendi italia

Con riguardo alle caratteristiche dell’impresa dove il lavoratore è occupato, le retribuzioni orarie mediane crescono al crescere della dimensione aziendale, con una progressione maggiore nell’Industria rispetto ai Servizi. Nel 2016, la retribuzione oraria mediana è pari a 10,18 euro nell’Industria e a 10,07 euro nei Servizi per le imprese con meno di 10 dipendenti; a 15,93 euro nell’Industria e 12,04 euro nei Servizi per quelle con 250 dipendenti e più.Per le donne, la distribuzione delle retribuzioni orarie è orientata verso livelli bassi. Nel 2016 ha percepito una retribuzione oraria superiore a 15 euro il 17,8% delle donne contro il 26,2% degli uomini.

lavoro stipendi italia 1

Una retribuzione oraria inferiore a 8 euro è stata invece percepita dall’11,5% delle donne e dall’8,9% degli uomini. I nuovi rapporti di lavoro stipulati nel 2016 fanno registrare una retribuzione oraria pari a 9,99 euro, che è più bassa del 18,4% rispetto a quella dei rapporti in essere (12,25 euro). In termini percentuali la differenza di retribuzione oraria mediana dei nuovi rapporti rispetto a quelli in essere è molto più alta per gli uomini (-21,5%) che per le donne (-14,6%). In sede di attivazione di un nuovo rapporto di lavoro, chi ha una laurea viene retribuito in media il 9,9% in più, valore che sale al +15% nel Nord-Ovest e si riduce al +0,8% nel Mezzogiorno.

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Nel 2016 il 6,3% delle posizioni lavorative ha avuto una retribuzione oraria inferiore o uguale ai due terzi della mediana nazionale, ovvero inferiore o uguale a 7,47 euro. Tali posizioni a bassa retribuzione (“low pay jobs”) sono diminuite rispetto al 2014 (-6,7%).  “La retribuzione oraria mediana è sempre maggiore per i lavoratori nati in Italia rispetto ai colleghi nati all’estero”, osserva l’Istat, una volta fissate anzianità aziendale e qualifica contrattuale. L’istituto calcola che la differenza nella paga mediana va dal minimo per operai ed apprendisti con anzianità inferiore a 5 anni (pari a 0,46 euro), al massimo per impiegati e dirigenti con anzianità fra 5 e 20 anni (pari a 1,38 euro).

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