L’allarme sulle banche tedesche

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-11-22

L’agenzia di rating Moody’s abbassa da stabile a negativo l’outlook sul sistema. La Bundesbank accende il faro sul peso dei tassi negativi sul comparto finanziario

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Moody’s e la Bundesbank lanciano un allarme sulle banche tedesche. Il Sole 24 Ore racconta oggi che l’agenzia di rating ha abbassato l’outlook delle banche tedesche da stabile a negativo. Le stime di Moody’s, si legge in una nota dell’agenzia, fanno ritenere che «la redditività e il complessivo merito di credito degli istituti si indebolisca in un contesto di bassi tassi di interesse» nei prossimi 12-18 mesi. Ma non solo: la banca centrale tedesca ha acceso il faro sui problemi legati alla persistenza della politica dei bassi tassi, ma anche sui rischi legati alla Brexit e ai conflitti commerciali in atto. «Un inaspettato sprofondamento della congiuntura e un brusco aumento dei premi di rischio potrebbero sensibilmente impattare il sistema finanziario tedesco», ha detto la vicepresidente della BuBa Claudia Buch presentando a Francoforte il rapporto della banca centrale sulla Stabilità finanziaria.

Il problema di fondo delle banche tedesche è noto. Ed è rappresentato dal modello di business, tipicamente sbilanciato verso attività tradizionali di lending, caratteristica peraltro comune a molte banche italiane. Tale meccanismo rende gli istituti vulnerabili ai bassi tassi d’interesse, perché ne assottiglia più facilmente la redditività. Non è un caso del resto che più del 60% degli istituti tedeschi abbia iniziato a ribaltare sui clienti corporate i tassi negativi della Bce. E che le critiche più aspre nei confronti della politica di tassi negativi della Bce arrivi da colossi del calibro di Deutsche Bank, Allianz e Commerzbank.

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I numeri di Moody’s sulle banche tedesche (Il Sole 24 Ore, 22 novembre 2019)

Il problema nascosto delle banche di Berlino, tuttavia, è che – a differenza dalle banche tricolori, che negli ultimi anni hanno varato un’operazione di ristrutturazione sul fronte dei costi – continuano a essere inefficienti: il rapporto tra costi e ricavi nel 2018 ha raggiunto l’80%, uno dei più alti d’Europa. Livello che è improbabile possa ridursi a breve, vista la difficoltà a generare ricavi.

«La debole redditività delle banche tedesche si ridurrà ulteriormente in quanto il margine di interesse diminuirà», spiega in una nota Bernhard Held, Senior Credit Officer di Moody’s. «Le banche commerciali tradizionali e in particolare le istituzioni che si finanziano con i depositi faticheranno a guadagnare sui loro costi nel contesto di tassi bassi, anche se le rettifiche sui crediti sono particolarmente basse».

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