La strana storia dei pedofili nel Parlamento britannico

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2014-11-24

Westminster Paedophile Ring: l’indagine su delitti orrendi in cui sarebbero coinvolti politici e rappresentanti delle istituzioni. Accusati di aver coperto omicidi e violenze tra gli anni Settanta e Ottanta

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La parola chiave è Westminster Paedophile Ring: questo è il nome del presunto scandalo sessuale che vedrebbe coinvolti alcuni membri del parlamento britannico in abusi sui minori ed omicidi. Secondo alcune testimonianze la vicende, che avrebbero avuto luogo nell’arco di un decennio, sarebbero state insabbiate dagli investigatori di Scotland Yard. E proprio le accuse lanciate contro la polizia da Vishambar Mehrotra, il padre di Vishal Mehrotra ucciso ad otto anni in circostanze misteriose nel 1981, hanno suscitato molto scalpore in Inghilterra. Ne abbiamo parlato anche su NeXt: il signor Mehrotra sostiene che la polizia britannica abbia coperto i colpevoli del rapimento e dell’omicidio del figlio. Il motivo? Il gruppo di pedofili attivo a Londra tra la metà degli anni Settanta e gli anni Ottanta sarebbe stato composto da persone molto in vista della società inglese, tra le quali figurerebbero anche alcuni politici eletti in quel periodo al Parlamento inglese.
 
LE RIVELAZIONI DI DUE EX-DETECTIVE
La notizia è apparsa sul Mirror di ieri ed è stata rilanciata anche dal Daily Mail. Secondo quanto riportato dal Mirror i due agenti facevano parte della squadra investigativa incaricata di indagare, all’epoca del rapimento di Vishal, sui sospetti a carico di un presunto gruppo di pedofili che rapiva, seviziava e uccideva minorenni. I due detective si sono recati nei giorni scorsi alla Metropolitan Police per rilasciare alcune dichiarazioni riguardo la rete di pedofili VIP che sarebbe responsabile di numerosi crimini a sfondo sessuale negli anni Ottanta. Come nelle migliori trame dei film di corruzione il gruppo di VIP era stato soprannominato “The Untouchables” proprio a causa del fatto che erano tropo potenti per poter essere processati. Uno dei due poliziotti in pensione sarebbe un ex-membro della Special Branch e avrebbe confermato alla polizia l’esistenza di un nutrito gruppo di pedofili tra i parlamentari inglesi; questi pedofili a causa del loro status non potevano essere arrestati o interrogati. Sembra che siano anche state rivelate le identità di alcuni pedofili, e che siano stati confermati anche i sospetti riguardanti l’ex-deputato Cyril Smith.

Cyril Smith (Fonte: tribunemagazine.com)
Cyril Smith (Fonte: tribunemagazine.com)

Smith, morto quattro anni fa, era già stato collegato in passato a casi di pedofilia (senza mai essere accusato in modo formale), soprattutto a causa della sua frequentazione della notoria Elm Guest House, un bordello che è ritenuto l’epicentro degli abusi sui minori e il luogo di ritrovo dell’accolita di pedofili VIP. Dalle testimonianze degli ex-poliziotti è emerso anche il coinvolgimento dell’ex-presentatore della BBC Jimmy Savile (morto nel 2011). Subito dopo la sua morte era stato rivelato che Savile fosse un pedofilo, ora il suo nome viene collegato a quello che è conosciuto come il Westminster Paedophile Ring.
 
LA LOBBY PEDOFILA DEL PARLAMENTO BRITANNICO
Non è la prima volta che si vocifera e si sospetta dell’esistenza di un potente gruppo di pedofili, una vicenda da romanzo dell’orrore che per certi versi ricorda alcuni risvolti della trama di Jack lo Squartatore identificato come un membro della Famiglia Reale. Nel novembre del 1983 il parlamentare conservatore Geoffrey Dickens inviò un dossier di 40 pagine al Ministro del’Interno per denunciare presunti abusi di minori da parte di membri dell’establishment britannico. Purtroppo le indagini sul dossier di Dickens (che fece i nomi di alcuni parlamentari) finirono in un vicolo cieco. Due anni fa però Scotland Yard ha riaperto le indagini in seguito alle dichiarazioni di un uomo di 40 anni (soprannominato “Nick”) che afferma di essere stato vittima degli abusi del gruppo di pedofili VIP e che sembra sia stato testimone di almeno tre omicidi. Le testimonianze di Nick hanno portato alla creazione di Operation Midland, l’indagine di polizia che ha il compito di verificare le affermazioni dell’uomo e che ha condotto alla riapertura di alcuni casi di omicidio e di abusi sui minori che non erano mai stati risolti in questi ultimi 30 anni. Operation Midland è una costola di Operation Fairbanks, l’operazione di polizia che si prefigge di fare luce sugli eventi oscuri accaduti all’interno della Elm Guest House nel periodo del rapimento di Vishal Mehrotra. Tra i 12 nomi fatti da Nick ci sarebbero tre ex parlamentari conservatori, un ministro e un ex parlamentare laburista. L’unico nome che è trapelato è però quello dell’ex-vice direttore dell’MI6 (i Servizi Segreti inglesi) Sir Peter Hayman.
Sir Peter Hayman (ex MI6) e il Westminster paedophile ring (Foto da Mirror.co.uk)
Sir Peter Hayman (ex MI6) e il Westminster paedophile ring (Foto da Mirror.co.uk)

LE VIOLENZE SUBITE DA NICK
Stando al racconto di Nick il gruppo di pedofili sarebbe stato particolarmente violento nei confronti delle proprie vittime. Gli uomini non si sarebbero limitati ad abusare sessualmente dei ragazzini (almeno una ventina, di un’età compresa tra gli 8 e i 14 anni) ma avrebbero inflitto loro punizioni corporali crudeli e dolorose nel caso le vittime non avessero soddisfatto i loro perversi desideri arrivando in alcuni casi (almeno tre quelli di cui Nick sarebbe stato testimone) a porre fine all’esistenza dei ragazzini. Ciò che desta scalpore è anche il fatto che i carnefici non facessero nulla per nascondere la loro identità, e che le violenze avvenissero – per così dire – alla luce del sole. Secondo Nick un discreto numero di assistenti parlamentari (per non parlare degli autisti delle macchine che prelevavano i ragazzini) era all’epoca a conoscenza di quello che i deputati facevano alla Elm Guest House o alla Dolphin Square (un complesso residenziale di lusso) e queste persone potrebbero farsi avanti per dire la verità.
 
LE REAZIONI DEI POLITICI INGLESI
Qualche giorno fa il vice-premier Nick Clegg aveva detto esplicitamente durante un’intervista che la questione dei pedofili di Westminster era “grottesca” e andava accuratamente approfondita fino all’accertamento delle eventuali responsabilità individuali.

Ieri invece durante il Ministro dell’Interno Theresa May ribdanedo l’impegno profuso dalle forze di polizia nelle due indagini in corso ha avvertito che le rivelazioni riguardo lo scandalo sessuale potrebbero essere solo la punta dell’iceberg. La May si è detta sconcertata dal fatto che all’interno delle istituzioni preposte a proteggere i bambini ci possano essere delle persone che non hanno perseguito i colpevoli di questi terribili abusi. Il ministro ha anche aggiunto che non è detto che tutti le violenze siano collegate l’una con l’altra, e che sarà fatto il possibile per ricostruire tutta la vicenda.

L’intervento del 7 luglio scorso al Parlamento del Ministro Theresa May durante il quale è stato annunciata l’inizio di un’indagine indipendente per verificare l’esistenza di pedofili all’interno delle istituzioni.

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