Scotland Yard, Vishal Mehrotra e i pedofili londinesi

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2014-11-20

Il padre di un ragazzino rapito negli anni Ottanta accusa Scotland Yard di aver insabbiato volutamente il caso per non danneggiare gli uomini politici coinvolti in una sconvolgente storia di pedofilia

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Lo scoop è del giornale britannico Telegraph: il padre di Vishal Mehrotra, un bambino di 8 anni ucciso negli anni Ottanta, sostiene che il figlio sarebbe stato ucciso da un’accolita di parlamentari inglesi pedofili e accusa Scotland Yard di aver insabbiato il caso per tutti questi anni. L’uomo, che ora ha 69 anni, ha detto che la polizia inglese non si è mai realmente interessata al caso di suo figlio probabilmente perché nel rapimento di Vishal Mehrotra erano coinvolte personalità di spicco della società britannica dell’epoca.
 

Vishal e Vishambar Mehrotra (fonte: Telegraph.co.uk)
Vishal e Vishambar Mehrotra (fonte: Telegraph.co.uk)

 
IL RAPIMENTO
Vishal Mehrotra venne rapito il 29 luglio 1981, lo stesso giorno del matrimonio del Principe Carlo con Lady Diana, mentre stava tornando a casa dopo aver assistito alla sfilata della carrozza reale. Il padre, Vishambar Mehrotra (un giudice ora in pensione) ha raccontato di aver ricevuto una telefonata anonima da un prostituto qualche mese dopo il rapimento. Durante la telefonata l’uomo non ha rivelato la sua identità ma ha detto al signor Mehrotra che il figlio avrebbe potuto essere stato rapito da un gruppo di pedofili che avevano come base “operativa” la Elm Guest House (un bordello nelle vicinanze al luogo del rapimento). Questa la dichiarazione rilasciata da Mehrotra al Telegraph:

Sono stato contattato da un ragazzo che mi sembrava avesse circa vent’anni. Mi disse che riteneva che Vishal arvebbe potuto essere stato rapito da alcuni pedofili e tenuto nella Elm Guest House vicino a Barnes Common. Aggiunse che c’erano persone davvero molto importanti in quel luogo. Mi parlò di politici e di giudici che commettevano abusi su bambini e ragazzini.

Il giudice Mehrotra registrò la conversazione e la portò alla polizia che però non ci fece nulla, probabilmente mise il nastro in un cassetto e la cosa finì lì. Secondo l’uomo il motivo per cui le indagini non proseguirono è proprio perché la polizia volle coprire i potenziali colpevoli. Dal canto loro le autorità di polizia ricordano che nel corso delle indagini sono state interrogate 20.000 persone, e che furono perquisiti 6.000 edifici.
 

Un giornale dell'epoca che collega i tre rapimenti
Un giornale dell’epoca che collega i tre rapimenti

 
IL RITROVAMENTO DEL CORPO DI VISHAL
I resti di Vishal furono trovati nel febbraio del 1982 all’interno di un’area boscosa nel Sussex occidentale. Non venne trovato molto, solo uno scheletro: senza vestiti, senza gambe, senza ossa pelviche, senza la parte inferiore della spina dorsale. All’epoca il coroner non si pronunciò riguardo alle possibili cause della morte del ragazzino ma indicò nel referto la probabilità che si trattasse di una morte violenta.
 
L'edificio dove si trovava la Elm Guest House (via theindependent.co.uk)
L’edificio dove si trovava la Elm Guest House (via theindependent.co.uk)

 
IL WESTMINSTER PAEDOPHILE RING E LE INDAGINI DELLA POLIZIA
La polizia inglese fece irruzione alla Elm Guest House nel giugno del 1982. Non vi erano dubbi, all’epoca, che l’operazione fosse legata alle indagini per trovare il colpevole della morte di Vishal come quella di altri due ragazzini: Martin Allen (15 anni e scomparso il 5 novembre 1979) il cui corpo non fu mai ritrovato e il figlio dell’autista dell’Australian High Commisioner. Secondo quanto si apprese tra le dozzine di persone interrogate dalla polizia in seguito alla perquisizione alla Elm Guest House c’erano anche una trentina di personalità di spicco dell’economia e della politica inglese. Nel novembre del 1983 il parlamentare conservatore Geoffrey Dickens inviò un dossier di 40 pagine al Ministro del’Interno per denunciare presunti abusi di minori da parte di membri dell’establishment britannico. Purtroppo sia le indagini sul dossier di Dickens (che fece i nomi di alcuni parlamentari) che quelle alla Elm House finirono in un vicolo cieco e i due proprietari, Carole e Harry Kasir furono rimessi in libertà dopo il pagamento di una multa di 1.000 sterline ciascuno. Nel 1988 però Carole Kasir confessò alla polizia che la vicina casa famiglia di Grafton House era solita “fornire” bambini e ragazzini al bordello che gestiva. Tra i frequentatori abituali che commettevano abusi sui minori pare ci fossero anche alcuni parlamentari inglesi, ma a questo riguardo si hanno solo sospetti e non è mai giunta nessuna conferma dalle indagini. Secondo alcuni anche la morte della donna, nel 1990, è legata al giro di prostituzione infantile della Elm Guest House. In seguito alla riapertura delle indagini (avvenuta due anni fa) sono emerse nuove informazioni: un uomo di 40 anni ha detto alla polizia di essere stato vittima di abusi tra il 1975 e il 1980. Questo testimone la cui identità non è stata rivelata, ha detto di aver assistito allo strangolamento di un ragazzino di 12 anni da parte di un parlamentare conservatore, e anche al deliberato investimento di un bambino di 10 anni da parte di un altro degli aguzzini.
 
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