«La Regione Lombardia sospende i testi sierologici ma senza lo screening della popolazione»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-06-16

Oggi l’annuncio di Gallera dopo l’interrogazione del M5S in consiglio: «Siamo a metà giugno e ancora nulla e’ stato fatto, mentre i numeri del contagio in Lombardia, soprattutto quelli relativi alla percentuale di positivi sui campioni effettuati, stanno ricominciando a salire»

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La Regione Lombardia sospende l’utilizzo dei test sierologici Diasorin dopo lo stop del Tar a seguito del ricorso della concorrente Technogenetics. Lo ha reso noto l’assessore al welfare Giulio Gallera in consiglio regionale in risposta a un’interrogazione M5s. La decisione, ha precisato Gallera, è anche di tipo cautelativo in attesa della pronuncia definitiva del Consiglio di Stato.

La Regione Lombardia sospende i testi sierologici Diasorin

“Con questa decisione Regione Lombardia ammette gli errori portati a galla dalle denunce del Movimento Cinque Stelle”, commenta subito il consigliere regionale Massimo De Rosa. “Regione Lombardia e Aria oggi agiscono per tutelarsi, ma è gravissimo che in questi mesi si siano spesi tempo e risorse per seguire una percorso che non ha portato da nessuna parte. Ad oggi infatti sono stati spesi soldi, rischiando il danno erariale, per trovarci senza nemmeno la bozza di un piano di screening della popolazione. Siamo a metà giugno e ancora nulla è stato fatto, mentre i numeri del contagio in Lombardia, soprattutto quelli relativi alla percentuale di positivi sui campioni effettuati, stanno ricominciando a salire. Una mappatura epidemiologica su di un campione di riferimento scientifico va completata quanto prima, al fine di non correre il rischio di un nuovo lockdown con l’arrivo dell’autunno” spiega De Rosa.

test sierologici come funzionano
Test sierologici: quali sono (La Repubblica, 4 marzo 2020)

De Rosa torna infine sulle parole di Gallera, che ad aprile aveva spiegato l’affidamento diretto a Diasorin con l’urgenza della situazione. Il test peraltro non aveva neppure l’idoneita’, prosegue De Rosa perché “mancavano le certificazioni CE e FDA. Assurdo poi che venga ancora citato e preso in considerazione il parere del comitato tecnico scientifico regionale che, come sappiamo, era coordinato dal professor Fausto Baldanti, ovvero colui che allo stesso tempo coordinava l’equipe di lavoro che al Policlinico San Matteo di Pavia stava perfezionando proprio il test Diasorin”.

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