«Jobs Act? Effetto nullo»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-08-28

L’ex ministro del Lavoro e presidente dell’Istat Enrico Giovannini dice la sua sui provvedimenti del governo

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Il caos sui numeri dell’occupazione? “Non possiamo che credere a quello che ha detto il ministro e che dunque si sia trattato di un errore materiale. Evidentemente qualcuno ha sbagliato dei calcoli e quei dati sono usciti senza una verifica di qualità”. A dirlo è l’ex presidente dell’Istat Enrico Giovannini, che intervistato da Repubblica sottolinea: “gli errori ci possono stare ed è per questo che tutti gli enti si dotano di procedure di controllo come previsto dalle linee guida sulla qualità statistica che furono stabilite quando ero presidente dell’Istat”. “Sul sito del ministero – afferma l’ex ministro – c’è solo il testo con i dati, ma non si evidenzia la rettifica e le sue ragioni”, come invece previsto dalle linee guida. Giovannini riflette poi sul caos informativo legato ai dati di Istat, Lavoro e Inps: “la confusione c’è indubbiamente”.
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Come si può uscire da questa situazione? “L’Istat ha un ruolo fondamentale di coordinamento. E come ha già annunciato il presidente Alleva credo sia estremamente urgente una sua iniziativa”. Spiega poi i dati sul mercato del lavoro: “il numero di occupati a giugno 2015 è identico a quello di giugno 2014, il numero dei disoccupati è cresciuto di 85 mila unità, e il numero degli inattivi è diminuito di 131mila. Questo vuol dire che l’effetto complessivo delle misure adottate per il lavoro è stato finora nullo. Aggiungo che il numero di giovani occupati (860 mila, 80mila in meno di un anno fa) è al minimo storico”. L’ex presidente Istat sottolinea però il cambiamento della composizione dei contratti: “c’è un forte spostamento dai contratti a termine al cosiddetto ‘contratto a tutele crescenti'”.

Leggi sull’argomento: L’incredibile figuraccia del governo sul Jobs Act

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