IOR: la cassaforte dei soldi del Papa

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-06-17

L’Istituto per le Opere Religiose (IOR) ha chiuso il 2018 con un utile netto di 17,5 milioni di euro. I profitti sono stati interamente devoluti al Papa

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L’Istituto per le Opere Religiose (IOR) ha chiuso il 2018 con un utile netto di 17,5 milioni di euro, un marcato calo rispetto ai 31,9 dell’esercizio precedente. Con una nota della settimana scorsa, la Santa Sede ha precisato che i profitti sono stati interamente devoluti al Papa senza alcun accantonamento a riserva. Lo Ior ha servito nell’anno 14.953 clienti, rappresentativi di 5 miliardi di risorse finanziarie (5,3 nel 2017). Il bilancio ricorda che nel 2018 è proseguito il processo di ottimizzazione dei costi ridotti a 16 milioni.

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L’organigramma dello IOR (Repubblica A&F, 17 giugno 2019)

Repubblica Affari & Finanza racconta oggi che luglio scade il primo quinquennio in sella allo Ior di Jean-Baptiste de Franssu. Economista e banchiere francese, presiede l’Istituto per le Opere di Religione dal 9 luglio 2014. Venne nominato su suggerimento di Lucio Ángel Vallejo Balda, il monsignore spagnolo portato a processo per Vatileaks Due. L’idea era di fargli effettuare un periodo di transizione. Sono trascorsi cinque anni. Sulla carta potrebbe essere rinnovato, molto dipenderà da quanto vorrà fare il Papa.

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Chi controlla le finanze del Vaticano (Repubblica A&F, 17 giugno 2019)

Intanto il cardinale George Pell, 78 anni, cui Papa Francesco aveva affidato le chiavi della finanza vaticana, è stato condannato nei mesi scorsi a sei anni di carcere dai giudici australiani per abusi su minori (ora è pendente l’appello).

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Il bilancio dello IOR (Repubblica A&F, 17 giugno 2019)

E adesso si sta per aprire anche il parallelo processo civile per irregolarità varie (avrebbe coperto abusi di altri preti), mentre non trova conferme l’indiscrezione filtrata nei giorni scorsi che la vicenda potrebbe essere affrontata anche dall’Alta Corte di Giustizia del Vaticano. Pell era stato nominato il 24 febbraio 2014 primo prefetto della Segreteria per l’Economia e sollevato dalla cura pastorale dell’arcidiocesi di Sidney (che guidava dal 2001), dove sarebbero avvenuti gli abusi su minori per cui è stato condannato.

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