L’intervista di Repubblica a George Soros

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-08-12

Anche se sul web c’è qualcuno che lo dà per morto (come Paul McCartney, del resto), George Soros rilascia oggi un’intervista a Repubblica in occasione dei suoi 90 anni e spiega come ha fatto a diventare da alcuni anni il bersaglio preferito delle teorie del complotto

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Anche se sul web c’è qualcuno che lo dà per morto (come Paul McCartney, del resto), George Soros rilascia oggi un’intervista a Repubblica in occasione dei suoi 90 anni e spiega come ha fatto a diventare da alcuni anni il bersaglio preferito delle teorie del complotto. Sopravvissuto coi genitori alle deportazioni naziste in Ungheria, è stato accusato di neonazismo. Avrebbe “organizzato” la crisi finanziaria del 2007; è stato addirittura bollato come anticristo. Tutte “fake news” confezionate sia da destra che da sinistra sfruttando la confusione e l’ignoranza che pervadono il mondo digitale. «Una volta c’era il complotto giudaico-bolscevico – osserva – adesso è chiamato solo il complotto ebraico. La verità è che il complotto internazionale è contro di me. Quando combatto la discriminazione, l’esclusione razziale, i regimi totalitari, porto avanti la missione della mia vita, in trasparenza».

Qual è stata la sua chiave di successo nei mercati finanziari?
«Ho sviluppato uno schema concettuale che mi ha dato un vantaggio. Riguarda la complessa relazione esistente tra il pensiero e la realtà, e ho utilizzato il mercato come terreno di prova per testare la validità della mia teoria. Ci sono due presupposti la Fallibilità e la Riflettività. La prima dice che le visioni del mondo elaborate dai partecipanti al mercato sono sempre incomplete e distorte. Queste visioni distorte producono azioni sbagliate e questa è la Riflettività».

Il suo schema sembra parlare del mercato di oggi: è preoccupato dal rapporto valutazioni del  mercato/debolezza dell’economia? Siamo forse in una bolla alimentata dall’enorme liquidità resa disponibile dalla Fed?
«Certo. La Fed ha avuto più successo  del Presidente Trump, che l’ha criticata, inondando il mercato di liquidità. Il mercato è attualmente  sostenuto da due fattori: uno è l’aspettativa per il futuro immediato di un’ulteriore iniezione di stimoli fiscali ancora più consistente degli 1,8 miliardi di dollari del Cares Act, l’altro è l’aspettativa che Trump annunci il vaccino prima delle elezioni».

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Lei ha recentemente donato 220 milioni di dollari alla causa  dell’eguaglianza razziale e alle cause dei neri. Cosa pensa del movimento Black Lives Matter?
«È davvero importante. È la prima volta che una larga maggioranza della  popolazione, non solo gli afroamericani, riconosce che l’attuale discriminazione contro i neri può essere ricondotta alla schiavitù».

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