Attualità
Il minuto d'odio feroce dell'Internet contro Valeria Collina Khadija
di Giovanni Drogo
Pubblicato il 2017-06-07
Lei è la madre di uno dei terroristi dell’attacco al London Bridge. Ha denunciato il figlio, ha condannato il suo gesto e condivide la decisione di alcuni imam di non celebrare il funerale. Ma per l’Internet gentista non basta. Perché in quanto italiana sposa di un musulmano è una traditrice e la deve pagare
Com’era prevedibile l’Internet gentista non fa sconti a Valeria Collina Khadija, la madre di Youssef Zaghba, il terzo uomo della strage di London Bridge e del Borough Market. La donna è un’italiana convertita all’Islam e nonostante in un’intervista all’Espresso abbia condannato duramente il gesto del figlio a qualcuno non basta. Non basta ad esempio che già nel 2016 la donna avesse collaborato con la Digos quando il figlio tentò di andare in Turchia. Non basta perché Valeria Collina Khadija rimane un’italiana che ha sposato un marocchino. E che si è convertita all’Islam.
L’Internet che vuole lapidare la mamma del terrorista
La madre di Youssef ha anche detto di condividere la scelta degli imam che non vogliono celebrare il funerale del figlio. Basta pensare a quanti funerali di boss mafiosi sono stati celebrati senza problemi per capire quanto dura è la condanna della signora Collina Khadija nei confronti del figlio. Ma ancora non basta, perché per il tribunale popolare della ggente lei è corresponsabile del gesto criminale del figlio. Perché per i bravi italiani lei è la mamma “del bastardo” (così lo ha definito Libero).
C’è chi non è affatto convinto che sia pentita, anzi crede che sia orgogliosa di quello che ha fatto il figlio. Altri invece sono preoccupati dalle “ideologie demoniache che prevaricano la luce di Cristo“. In fondo la donna prima è stata cattolica, poi hippy, poi buddista e infine musulmana. La vedete anche voi la spirale demoniaca che l’ha condotta alla perdizione?
La colpa ovviamente è in gran parte dell’Islam. Poco importa che la madre abbia detto che quello dell’ISIS non è il vero Islam. O che abbia detto che bisogna combattere l’ideologia dello Stato Islamico. Perché lei è la mamma del “bastardo”. Ed è musulmana. Al solito ci sono alcuni valorosi utenti che provano a spiegare cosa ha detto davvero la madre di Youssef Zaghba ma non riescono a scalfire la corazza d’odio e di razzismo.
Quelle contro i matrimoni misti
C’è poi chi con la sensibilità tipica di chi ne ha visti tanti di casi del genere commenta anche la scelta della signora di sposare un marocchino. Curiosamente la maggior parte di questi commenti è fatto da donne.
Da dove viene questa mania dei marocchini? Se sposava un italiano almeno non aveva rimorsi.
C’è qualcuna che la definisce una “vecchia assatanata” ed è rammaricata dal fatto che purtroppo non “ha fatto l’amniocentesi” e non ha potuto abortire. Perché bastano un paio di analisi per scoprire se darai alla luce un terrorista o una lettrice di Libero.
Non mancano i consigli dell’uomo italico. Ragazze comprate italiano!
E che dire della presunta sorella di Paolo Bitta: “Moglie vuoi? Dei paesi tuoi!”
Sarà anche un modo razzista e discriminatorio di parlare di una persona che ha denunciato il figlio e ne ha condannato il gesto. Ma funziona sempre. Poi magari sono persone che si vantano che siamo in un paese dove le donne sono libere di fare quello che vogliono, non come nei paesi arabi. Bene questa libertà si traduce anche nella possibilità sposare un musulmano.
Libero mette alla gogna la zia di Valeria Collina Khadija
Ieri l’ANSA ha dato prova di un notevole senso del giornalismo pubblicando (e poi correggendo) una galleria fotografica dalla quale era facile desumere il numero civico e la via dove abita la famiglia del terrorista. Oggi Libero ha fatto di meglio scatenando la gogna contro la signora Franca Lambertini, una zia di Valeria.
Nel lancio dell’articolo sulla “mamma del bastardo italiano” (e dell’immancabile sondaggio) Libero utilizza la foto di una donna che ha come unica “colpa” quella di essere una parente della madre. Eppure non è difficile distinguere la zia dalla madre. Perché Valeria porta il velo. Più di qualcuno lo fa presente nei commenti ma inspiegabilmente le immagini sono ancora lì.
Curiosamente lo stesso “errore” è stato commesso anche dal Giornale. Perché quando c’è da dare la caccia ai terroristi certi quotidiani non guardano in faccia nessuno.
Ma il meglio Libero lo dà sull’edizione cartacea dove ci spiega che per le donne europee “sposare un islamico è una follia pericolosa”. Un titolo che fa il paio con la disgustosa vignetta di Ghisberto di oggi sugli spermatozoi arabi e le “vagine italiche sinistronze” che danno alla luce “terroristi e drogati”.