L’emendamento M5S per l’IMU alla Chiesa

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-10-25

Dell’idea di far pagare l’IMU alla Chiesa a Roma era stato promotore Beppe Grillo quando Virginia Raggi era diventata sindaca. Inutile ricordare che poi non se ne fece più nulla. Adesso potrebbe arrivare un emendamento ad hoc alla legge di bilancio

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Un ddl sottoscritto da 69 senatori M5S contro il parere del capo politico Di Maio per far pagare l’IMU alla Chiesa e per recuperare l’Ici non pagata tra il 2006 e il 2011 e far pagare l’Imu per gli immobili che hanno destinazione commerciale. Il promotore dell’iniziativa è Elio Lannutti, che una settimana fa ha inviato un’email ai colleghi. Le firme sono arrivate quasi subito. «Il ricavato di quella somma sarebbe sufficiente – afferma il primo firmatario – a evitare gli aumenti della cedolare secca, della tassa sulle transazioni immobiliari, dei bolli sugli atti giudiziari, del biodiesel e della plastic tax». Racconta il Messaggero:

Il ddl più che altro rischia di spaccare nuovamente i Cinque stelle. Perché i 68 senatori si sono mossi senza l’avallo del ministro degli Esteri impegnato in un tour de force in Umbria per evitare una sconfitta – o perlomeno accorciare la forchetta che emerge dai sondaggi – che creerebbe fibrillazioni non tanto nel governo, ma proprio nel Movimento 5 Stelle. Il sostegno della Chiesa in chiave anti Salvini è infatti decisivo per i rosso-gialli. «Non abbiamo una struttura, non abbiamo niente sul territorio. Altro che riorganizzazione», sottolinea un big pentastellato che preannuncia tempesta dopo domenica.

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Le proprietà della Chiesa (Libero, 25 ottobre 2019)

Dell’idea di far pagare l’IMU alla Chiesa a Roma era stato promotore Beppe Grillo quando Virginia Raggi era diventata sindaca. Inutile ricordare che poi non se ne fece più nulla. Adesso potrebbe arrivare un emendamento ad hoc alla legge di bilancio. La proposta prende spunto da una sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea, che ha condannando l’Italia a una multa nel caso in cui proseguirà a non esigere dalla Chiesa il versamento dell’Imu che avrebbe dovuto pagare tra il 2006 e il 2011, in virtù di una deroga concessa dall’allora governo Berlusconi. Nel ddl per l’Imu sugli immobili sfruttati commercialmente si propone di controllare da soggetti terzi i bilanci delle società o delle associazioni che li gestiscono. E si punta anche a stabilire che gli immobili occupati per fini sanitari possono essere fonti di reddito e di profitto.

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