Il caso Consip e il sequestro del cellulare di Tiziano Renzi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-10-10

Qualora dall’analisi di cellulare o pc di Tiziano Renzi dovesse emergere circostanze rilevanti, per il “babbo”potrebbe non concludersi non solo il capitolo fiorentino, ma anche quello romano

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Il sequestro di cellulari e computer di Tiziano Renzi effettuato dalla procura di Firenze potrebbe tornare utile anche per il caso Consip a Roma. Lo spiega oggi Il Fatto in un articolo a firma di Valeria Pacelli:

IL REATO contestato al “babbo”, ma per vicende diverse, tra Roma e Firenze è lo stesso: il traffico di influenze. Al centro dell’indagine toscana c’è un incontro del 17 giugno 2015 tra l’allora sottosegretario Luca Lotti e l’imprenditore Luigi Dagostino, che sarebbe stato organizzato da Tiziano Renzi. È un appuntamento che viene citato dal pm fiorentino Christine Von Borries durante la requisitoria del 7 ottobre scorso: quel giorno si discuteva il processo per false fatture a Tiziano Renzi e alla moglie Laura Bovoli. Entrambi sono stati condannati in primo grado a un anno e nove mesi. Dagostino è stato condannato a due anni.

Il processo riguarda due fatture pagate dalla Tramor, di cui Dagostino è stato amministratore, a due società dei Renzi: vi è una fattura del 15 giugno 2015, emessa dalla Party Srl per un valore di 24.400 euro Iva inclusa, e una seconda, emessa 15 giorni dopo, dalla Eventi 6 dal valore di 140 mila euro più Iva. Per l’accusa le due fatture sono false. Durante la requisitoria quindi la pm Von Borriesha fatto riferimento all’episodio – esterno al processo –dell’incontro a Palazzo Chigi di Dagostino con Lotti. “Fissai con Lotti tramite Tiziano Renzi un appuntamento dicendogli che volevo portargli un magistrato che aveva interesse a mostrare una proposta di legge”, dice Dagostino il 30 aprile 2018

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Tiziano Renzo con Matteo Renzi

COSA FACESSE Renzi nell’estate 2015 e nel 2016 la Procura di Roma lo ha scoperto,in parte, dal sequestro di un altro cellulare, quello di Carlo Russo (non di Tiziano Renzi, mai sequestrato da Roma). Russo da poco è stato rinviato a giudizio. Secondo l’impostazione dei pm capitolini faceva accordi con l’imprenditore Alfredo Romeo, offrendo in cambio influenze sui vertici Consip, ma senza che Tiziano Renzi ne fosse al corrente. Da qui l’accusa di millantato credito per Russo e la richiesta di archiviazione per Tiziano Renzi. Dal cellulare di Russo però i pm scoprono varie cose, ad esempio “un incontro Tiziano Renzi, Russo, Romeo in Firenze il 16 luglio 2015”.

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