Il braccialetto anti-contatto per l’emergenza Coronavirus

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-05-09

L’idea è quella di utilizzarlo nei posti di lavoro senza telelavoro: in modo particolare negli stabilimenti produttivi, dove non è possibile far lavorare i dipendenti da remoto

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Un braccialetto da indossare sul polso che emette un suono quando una persona si avvicina troppo rispetto alle regole del distanziamento sociale per l’emergenza Coronavirus SARS-COV-2 e COVID-19. Il Giornale spiega oggi che il presidente della Liguria Giovanni Toti ha detto che potrebbe essere richiesto ai bagnanti che trascorreranno l’estate sui lidi della Regione. Per le imprese il braccialetto «intelligente» è una delle novità che potrebbero accompagnare il ritorno al lavoro dei dipendenti, in un contesto in cui sarà necessario ripensare radicalmente l’organizzazione dei processi e degli ambienti.

Il braccialetto anti-contatto per l’emergenza Coronavirus

L’idea è quella di utilizzarlo nei posti di lavoro senza telelavoro: in modo particolare negli stabilimenti produttivi, dove non è possibile far lavorare i dipendenti da remoto. L’urgenza è dimostrata anche dai dati diffusi ieri dall’Inail: tra la fine di febbraio e il 4 maggio sono stati 37.352 i contagi sul lavoro da Covid denunciati all’Istituto, quasi 9mila in più rispetto a quelli registrati con la prima rilevazione del 21 aprile.

I casi mortali segnalati nello stesso periodo sono 129, 31 in più rispetto al monitoraggio precedente. Il rapporto conferma come i più esposti al rischio siano il personale sanitario e socio-assistenziale (e soprattutto i «tecnici della salute», come infermieri e fisioterapisti) da cui provengono il 73,2% delle denunce e quasi il 40% de decessi (la cui età media è 59 anni).  Tra le aziende che stanno valutando soluzioni tecnologiche per ripartire in sicurezza c’è la Gefran di Provaglio d’Iseo, in provincia di Brescia: l’azienda, che realizza componenti per l’automazione, ha annunciato che entro la fine di giugno doterà di braccialetto elettronico tutti i suoi 670 dipendenti.

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In questo caso il prodotto è quello messo a punto dalla romana Engineering: si tratta di sensori che emettono un suono, una vibrazione o una luce quando rilevano un altro dispositivo nel raggio di un metro e mezzo, invitando in tempo reale l’utente a mantenere le distanze. Una novità che non è piaciuta però ai sindacati, i quali hanno chiesto che venga prima discussa insieme a loro. Le sperimentazioni analoghe sembrano comunque destinate a moltiplicarsi: secondo un sondaggio condotto da PwC su 871 dirigenti in 24 Paesi del mondo (no nl’Italia), un’azienda su 5 sta valutando di introdurre soluzioni tecnologiche, dai braccialetti alle app di tracing, per rafforzare le misure di sicurezza.

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