Il sottobosco dei pregiudizi antiscientifici dietro la morte del bimbo con l'otite

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2017-05-29

I medici omeopati difendono la pseudomedicina dicendo che il bambino di Cagli è morto per i pregiudizi nei confronti dell’omeopatia. Ma forse in questo caso drammatico la verità è esattamente l’opposto

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Ci sono tre indagati per la morte di Francesco Bonifazi, il bambino di sette anni morto perché i genitori hanno deciso di curare un’otite con rimedi omeopatici. Il medico Massimiliano Mecozzi è indagato per omicidio colposo ma la Procura di Urbino ha inviato un avviso di garanzia anche ai genitori del bimbo: Marco Bonifazi e Maristella Oliveri. Un atto dovuto per consentire la nomina dei consulenti di parte.

Il terreno fertile dei complottismi antiscientifici

Il nonno materno minaccia di voler denunciare il dottor Mecozzi ribadendo però che già in passato il bambino era stato “curato” con l’omeopatia. La posizione dei genitori è al vaglio degli inquirenti anche da parte del Tribunale dei Minori di Ancona perché la coppia ha altri due figli. Le indagini serviranno ad accertare il motivo per cui i Bonifazi hanno atteso così tanti giorni prima di recarsi all’ospedale di Urbino quando ormai le condizioni di salute di Francesco erano critiche. Nel frattempo Marco Del Prete, Presidente AMIOT, ha già risolto il caso spiegando che la colpa è di chi osteggia l’omeopatia. E non è certo il caso dei genitori del bambino morto a causa dell’otite. Perché loro l’omeopatia non la osteggiavano, anzi ci credevano con convinzione. Il medico ha senza dubbio le sue responsabilità, ma senza nulla voler togliere al suo ruolo in questa drammatica vicenda non è possibile non notare come le teorie della pseudomedicina omeopatica abbiano trovato un terreno fertile. In questi giorni c’è chi – ad esempio sul Resto del Carlino – ipotizza “una forma di plagio collettivo”.
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Ma sbirciando sul profilo Facebook del padre, tra complotti di Big Pharma per affossare il Metodo Di Bella o la cura Stamina e post su scie chimiche e terremoti provocati dall’uomo è davvero difficile poterlo dire. Non mancano ovviamente i post dove si spiega come guarire dal cancro cambiando alimentazione o altre assurdità mediche.

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Il dottor Mecozzi [fonte: Il Resto del Carlino]
Il Resto del Carlino di oggi racconta infatti che durante il trasporto verso l’ospedale i genitori di Francesco si sarebbe opposta alla somministrazione della tachipirina per abbassare la febbre del bambino.

I genitori di Francesco, dopo aver mandato un video al medico per fargli vedere come stava male il bambino, si erano decisi intorno all’una, contro la volontà di Mecozzi, di chiamare il 118. Ma a quel punto, col medico dell’emergenza in casa, Mecozzi ha richiamato o è stato chiamato dalla madre del bambino per dire di non farlo portare in ospedale: «Se fosse mio figlio lo terrei a casa» ripeteva. Non solo alla madre. Avrebbe provato a convincere anche il medico del 118,il quale ha ripassato il telefono alla madre capendo immediatamente che il bambino era in fin di vita.
Ha approntato la prima terapia cercando di abbassare la febbre con della tachipirina ritrovandosi contro la mamma. Non voleva perché così le aveva detto il medico Mecozzi.  Per non alzare la voce e litigare nell’ambulanza, il medico dell’emergenza sconcertato ha lievemente abbassato la dose ma ovviamente l’ha somministrata. Poi l’arrivo in ospedale, con la situazione che è apparsa chiara subito dopo la Tac: il bimbo era ormai in coma per un ascesso cerebrale che non lasciava speranze.

Il santone dei guerrieri di luce sovrani di sé stessi

Molto attivo nei giorni dell’agonia di Francesco è stato una specie “santone” che ha organizzato numerosi cerchi di luce e guarigione. Si tratta di una persona amica del padre del bambino che è molto attiva nella diffusione di complotti. Ad esempio quello legato alla teoria della “schiavitù dell’atto di nascita” della società ITALIA S.P.A.
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Ovviamente il profeta di turno una volta morto il bambino trova subito “la prova” della premonizione. Una foto dove il padre di Francesco “nasce dalla luce” e che oggi significa che “è un guerriero di luce e onore”.
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In altri post il guru spiega la correlazione tra vaccinazioni e otite spiegando che è stato l’atto medico-chirurgico a causare la morte del bambino. Il bambino infatti era stato sottoposto alle prime vaccinazioni ma non al richiamo.
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Più si scava nei frammenti online della vita dei genitori più si scopre come l’omeopatia sia solo la punta dell’iceberg. La morte del bambino poteva senza dubbio essere evitata se i genitori si fossero rivolti ad un medico non omeopata. Ma l’avrebbero fatto? Dall’episodio dell’ambulanza passando per questi strani sistemi di credenza psico-magici sembra che i genitori non fossero propensi a fidarsi della “medicina ufficiale”. Eppure la pediatra ha dichiarato a Rai News che i genitori di Francesco “sono persone normali, non hanno atteggiamenti talebani.Con loro si è creata una bella relazione”. Difficile capire come questo atteggiamento si possa conciliare con quello segregazionista imposto da Mecozzi che al telefono secondo il Carlino ha più volte detto, riferendosi alla pediatra, “o lei o io”. Starà al Tribunale valutare.
EDIT: A proposito del dottor Mecozzi, il presidente dell’Ordine dei Medici di Pesaro dice:

“Convocherò il dottor Massimiliano Mecozzi nella sede dell’Ordine, come prevede la procedura, poi deciderò se aprire un provvedimento a suo carico, che porterò in Commissione disciplinare. La Commissione opera secondo un ventaglio di possibilità, che vanno dall’avvertimento alla censura, dalla sospensione alla radiazione dall’Ordine dei medici”. Il dottor Paolo Maria Battistini, oculista di Fano, è il presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Pesaro. Conosce bene Mecozzi, essendo stato segretario dell’organismo per 25 anni. ”So che all’Ordine – dice all’ANSA – non è mai arrivata alcuna segnalazione da parte di pazienti o familiari scontenti del suo operato, né alcuna denuncia”. Ora però il dottor Mecozzi è indagato per omicidio colposo, per aver curato il piccolo Francesco, 7 anni appena, esclusivamente con farmaci omeopatici, portandolo – secondo l’ipotesi accusatoria – alla soglia di un coma da cui non si è più risvegliato. ”Non mi risulta – spiega Battistini – che il collega abbia mai trasgredito il codice deontologico, ma sarà la magistratura, alla quale assicuriamo piena collaborazione, a far luce su questa tragica vicenda”.

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