La Guardia Costiera ha trovato «irregolarità» sulla Sea Watch

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-02-01

Dopo gli annunci di Salvini, casualmente sono state trovate “irregolarità” che però non riguardano l’attività delle ONG o le accuse di cui si è sempre parlato ma con scarsi risultati in tribunale, ma sono relative alla sicurezza della navigazione e al rispetto dell’ambiente marino

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Per una mera casualità, dopo che Salvini lo ha annunciato la Guardia Costiera ha trovato quelle che definisce “irregolarità” sulla Sea Watch. Attenzione: le irregolarità non riguardano il ritrovamento di una bozza del Piano Kalergi aggiornata con pull factor delle navi delle ONG, ma riguardano, dice il comunicato, «una serie di “non conformità” relative sia alla sicurezza della navigazione sia al rispetto della normativa in materia di tutela dell’ambiente marino, che non permettono la partenza dell’unita’ fino alla loro risoluzione».

La Guardia Costiera ha trovato «irregolarità» sulla Sea Watch

Insomma, un po’ come la storia dell’Aquarius e del “traffico di rifiuti illeciti”, ma un po’ più pulp visto che la Guardia Costiera ha anche fatto sapere che tali ‘non conformità’, “dovranno essere risolte anche con l’intervento dell’amministrazione di bandiera, cioè l’Olanda, in cooperazione con gli ispettori specializzati della Guardia costiera e il stesto Reparto – Sicurezza della Navigazione del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia costiera: “Fino alla loro risoluzione, l’unità non potrà lasciare il porto di Catania“. Dell’attività è stata informata l’Olanda.

sea watch guardia costiera

La nave ha già caricato viveri, carburante e quanto necessario per riprendere la navigazione. E’ arrivato anche il nuovo equipaggio. Ieri il capo missione e il comandante sono stati sentiti per ore, a bordo della nave, sull’operazione di salvataggio dei 47 migranti sbarcati a Catania e sui successivi movimenti dell’imbarcazione da personale della squadra mobile della Questura e da militari della Guardia di finanza.

Il ministro Toninelli rivendica il blocco

A testimonianza dell’assoluta indipendenza e casualità del controllo della Guardia Costiera su Sea Watch 3, il ministro Toninelli rivendica su Facebook il blocco dell’imbarcazione pubblicando la foto della registrazione di Sea Watch 3 e sostenendo che, essendo un’imbarcazione registrata come “pleasure yacht”, non è in regola per compiere azioni di recupero dei migranti in mare.

guardia costiera sea watch

In realtà tutte le imbarcazioni sono “in regola” per effettuare un salvataggio in mare, proprio a causa delle leggi del mare: se qualcuno è in pericolo, tutti quelli che si trovano nelle vicinanze possono e devono intervenire per salvarlo a prescindere da quale sia l’imbarcazione su cui si trovano. C’è da segnalare infine che mentre la Guardia Costiera nel comunicato parla di problematiche che riguardano la sicurezza della navigazione e la tutela dell’ambiente marino, Toninelli parla di tutt’altro.

Leggi sull’argomento: Il vero piano di Salvini per bloccare le ONG

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