Così il governo toglie soldi alla scuola

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-10-10

Tagliati 300 milioni di euro alle paghe dei docenti nel biennio 2020-2021. E gli investimenti?

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Il mondo dell’istruzione ha rumorosamente voltato le spalle ai governi di centrosinistra a causa della Buona Scuola, rivolgendo le sue attenzioni al MoVimento 5 Stelle. Con i grillini al potere, però, per la scuola è cambiato poco se non nulla: la Buona Scuola è stata confermata e per trovare il capitolo istruzione nel DEF bisogna arrivare a pagina 95 della Nota di Aggiornamento, dove però ci sono quattro pagine di parole e nessuna cifra. Il numero “giusto” si trova invece prima, spiega oggi Flavia Amabile sulla Stampa, e bisogna interpretarlo:

L’unica cifra che interessa la scuola si trova sessanta pagine prima, nel capitolo sui «Dati di consuntivo» e si riferisce a tutti i lavoratori pubblici. Prevede che i redditi da lavoro dipendente della pubblica amministrazione si ridurranno dello 0,4% in media nel biennio 2020-2021. Fino al 2021, quindi, gli stipendi del personale della pubblica amministrazione, tra cui il personale della scuola, subiranno una riduzione media dello 0,4% con un risparmio pari a oltre un miliardo di euro per tutto il settore pubblico e a almeno 300 milioni per quel che riguarda solo la scuola.

governo soldi scuola
Gli investimenti in istruzione in Italia (La Stampa, 10 ottobre 2018)

Il risparmio, spiegano i tecnici dei sindacati, è dovuto soprattutto all’uscita di personale più anziano che verrà sostituito da persone più giovani e in molti casi meno onerose per le casse dello Stato. Ma potrebbe anche esserci un vero e proprio taglio degli stipendi come denuncia Stefano Capello del sindacato di base Cub-Sur: «I nostri stipendi verranno tagliati non solo più dal punto di vista del salario reale ma anche da quello nominale. Per la scuola il cambiamento si traduce nell’abbassamento degli stipendi».

E poi c’è un dubbio. Nel documento si precisa anche che ci sarà l’autonomia differenziata, con l’attribuzione di particolari poteri alle Regioni a statuto ordinario. Molti temono che sia un modo per introdurre un tema caro alla Lega, il reclutamento regionale. Ma i 5 Stelle si sono affrettati a smentire.

Leggi sull’argomento: Il piano nascosto del governo Lega-M5S per cambiare la manovra

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